Aumentano, nell’arco di una settimana, i casi di Covid-19 in Campania, con un incremento del tasso di contagio dell’1%. A renderlo noto oggi pomeriggio è stato il governatore campano Vincenzo De Luca nel corso della tradizionale diretta Facebook del venerdì. Nella settimana tra il 16 e il 22 ottobre, fa sapere De Luca, successivamente all’entrata in vigore dell’obbligo del green pass e quindi di un conseguente aumento dei tamponi processati (oggi ne sono stati effettuati oltre 24.000), sono stati registrati 2.228 positivi, ossia 505 in più rispetto alla scorsa settimana, quando erano stati segnalati 1.723 casi di positività al virus del Sars-Cov-2. Due settimane fa, infatti, il tasso di contagio si attestava attorno a una media del 3,4%, mentre questa settimana è del 4,4%. Per fortuna, evidenzia De Luca, nonostante si stia registrando questo lento ma graduale aumento dei contagi in vista della stagione invernale, non si è verificata alcuna ricaduta sul sistema sanitario regionale e questo grazie al fatto che la campagna vaccinale, in Campania, ha raggiunto una copertura superiore all’80%.
Tuttavia il governatore campano, pur manifestando preoccupazione e timore di fronte a questa nuova recrudescenza virale, ha invitato i propri concittadini non abbassare la guardia, in particolar modo nella città metropolitana di Napoli, nella quale si registra una delle densità abitative tra le più alte d’Europa. Nel corso della diretta social De Luca ha inoltre evidenziato come il pericolo delle varianti del virus non sia affatto scongiurato, dato che si sta registrando in queste settimane una nuova impennata di casi in Inghilterra, Belgio, Francia e Russia. Infine ha sottolineato come a breve sarà necessario effettuare la somministrazione anche della terza dose del vaccino, al fine di scongiurare nuove e future ondate di Covid-19. Spazio, nel corso della diretta, anche al tema della gratuità dei tamponi, uno dei leitmotiv di questi giorni, che il governatore ha sottolineato come si tratti di una richiesta illogica sotto il profilo medico-sanitario e inopportuna per ragioni economiche.