Al centro di piazza Mazzini ad Aversa, di fronte all’ingresso della stazione ferroviaria, campeggia la statua di Domenico Cimarosa, uno dei più importanti compositori del ‘700 napoletano, nato nella città d’origine normanna e noto in tutto il mondo per le sue opere musicali. Il degrado del monumento dedicato al figlio più illustre di Aversa rappresenta l’emblema di una zona diventata nevralgica e che, oggi, è preda, in particolare nelle ore notturne, di trans, prostitute e balordi.
La piazza e l’intera area circostante, che confina con la vicina Gricignano, sono segnalate dai residenti come terre di frontiera. Durante il giorno parcheggiatori abusivi, barboni ed extracomunitari, spesso ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti, la fanno da padrone, creando disagi ai cittadini e ai pendolari che utilizzano i treni per i loro spostamenti.
Ma è dalla tarda serata che l’area della stazione ferroviaria diventa un luogo pericoloso e invivibile. Appena fa buio, cominciano a raccogliersi, in diversi angoli della piazza e dei vicoletti vicini, prostitute e transessuali, che praticano per strada il mercato del sesso. Non ci sono solo donne di colore, ma anche ragazze dell’est e italiane. In particolare i trans sono persone originarie del luogo, o al massimo provengono dai paesi limitrofi.
“Nel recente passato – spiega un residente che abita in un condominio di fronte alla stazione – discutevamo tra di noi sul fenomeno della prostituzione d’appartamento. Era noto a tutti che in alcune case succedesse qualcosa di strano, ma non avremmo mai immaginato che di lì a poco le prostitute e gli omosessuali occupassero strade e piazze. Oramai, queste persone che vendono il loro corpo hanno assunto il pieno controllo del territorio e per noi che abitiamo in questa zona della città è davvero difficile vivere in maniera serena”.
I cittadini hanno più volte denunciato il degrado della stazione ferroviaria alle diverse amministrazione comunali che si sono succedute negli ultimi anni e alle forze dell’ordine, ma non c’è stato alcun segno di miglioramento. “Anzi – continua una giovane mamma del luogo – la situazione è peggiorata. In precedenza solo a tarda notte assistevamo a questo fenomeno, adesso già in serata si radunano le prime prostitute, sotto gli occhi dei passanti e delle famiglie. Io ho bambini piccoli e mi trovo in imbarazzo quando, vedendo alcune scene, mi fanno domande scomode”.
Ogni sera, soprattutto nei fine settimana, va di scena un rendez vous di auto colorate, che girano vorticosamente intorno alla rotonda sulla quale è installato il monumento dedicato a Cimarosa, con uomini che adescano prostitute e trans, parallelamente alla movida giovanile, che affolla i bar e i pub presenti in zona.
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