Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli ha sequestrato in un deposito di Bacoli, nel Napoletano, 7 quintali di sigarette di contrabbando prive del contrassegno di Stato e tratto in arresto i due responsabili del mercato illegale. I finanzieri del gruppo di Nola hanno sorpreso i contrabbandieri mentre scaricavano da un furgone le stecche di sigarette per custodirle in un magazzino nella disponibilità di uno di loro. Entrambi gli arrestati, un cinquantaduenne di Napoli e un sessantasettenne di Bacoli, gravati da diversi precedenti, sono risultati percettori del reddito di cittadinanza. La loro posizione è stata, pertanto, segnalata, oltre che all’Autorità giudiziaria, anche all’Inps per la sospensione del beneficio illecitamente incassato, in corso di quantificazione.

Qualche giorno fa, la guarda di finanza di Aversa ha arrestato, dopo un lungo pedinamento, un uomo di trent’anni, alla guida di una autovettura, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri di altre marche. Infatti, nel bagagliaio dell’automobile, i finanzieri hanno trovato circa dodici chilogrammi di sigarette di contrabbando prive di bollo dello Stato, nascoste in bustoni di plastica scura. Inoltre, proseguendo con le indagini, gli uomini della guardia di finanza, in particolar modo la sezione dei baschi verdi di Aversa, hanno rinvenuto nell’abitazione dell’uomo ulteriori quantità di sigarette nascoste all’interno di un pouf in camera da letto pronte a essere vendute illegalmente. Secondo una stima dei finanzieri, queste avrebbero fruttato circa 2.500 euro.
Tenuto conto della pericolosità del soggetto, desunta dai numerosi precedenti di polizia specifici a suo carico e della gravità del fatto, i finanzieri hanno dapprima arrestato l’uomo, colto in flagranza di reato, e conseguentemente posto il medesimo a disposizione dell’autorità giudiziaria del Tribunale di Napoli Nord, per essere poi successivamente processato con rito direttissimo. All’autorità giudiziaria sono state poste a disposizione anche le sigarette e l’autovettura su cui sono state trasportate.
I controlli della guardia di finanza non si sono certo fermati qui. Un ulteriore verifica sui familiari della persona arrestata ha portato ad un’altra scoperta. Infatti, gli agenti hanno verificato in tempo reale, attraverso la consultazione delle banche dati in uso alla guardia di finanza, che la moglie del soggetto in questione percepiva dall’aprile dello scorso anno, in maniera del tutto illecita, il reddito di cittadinanza. La posizione della donna sarà quindi comunicata sia all’Istituto nazionale di previdenza sociale sia all’autorità giudiziaria per le previste sanzioni penali, l’immediata decadenza del beneficio e il recupero delle somme nel frattempo indebitamente già percepite, pari a quasi quindicimila euro.
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