In un caldo pomeriggio di metà agosto, per la precisione domenica 16, il mare di Baia Domizia è diventato marrone e sporchissimo, “una fogna a cielo aperto“, secondo molti turisti. Il tutto è avvenuto nelle stesse aree monitorate da Legambiente in queste settimane.
Nei giorni scorsi, infatti, sono stati resi noti i dati emersi dal consueto monitoraggio della Goletta verde di Legambiente sullo stato di salute di mari e spiagge italiane. Il rilevamento ha riguardato, naturalmente, anche la Campania, dove è stato riscontrato un esito in chiaro-scuro della ricerca. In particolare, sul litorale domizio, fortemente inquinata è risultata la foce del fiume Savone, nel comune di Mondragone, e inquinato il tratto di mare antistante la foce dei Regi lagni, a Castel Volturno. Sono risultate entro i limiti di legge la spiaggia di fronte alla foce della Fiumarella nel comune di Mondragone, il punto in spiaggia di fronte alla foce del lago Patria nel comune di Castel Volturno e il punto di mare di fronte alla foce del Canale nel comune di Sessa Aurunca.
La località di Baia Domizia è divisa fra i comuni di Sessa Aurunca e Cellole, ma la zona dove è stata riscontrata la completa balneabilità non dovrebbe essere lontana dal punto in cui, nel pomeriggio di domenica 16 agosto, alcuni bagnanti hanno visto, filmato e fotografato un’ampia chiazza marrone che ha reso un lungo tratto di mare assolutamente inavvicinabile. “Una fogna a cielo aperto” che ha completamente cambiato il colore dell’acqua, la quale, per tutta la mattina, era stata chiara e trasparente. La corrente ha trascinato lungo la costa la melma proveniente, con ogni probabilità, da un depuratore mal funzionate. Nei giorni precedenti Ferragosto, il mare, hanno assicurato molti turisti, era stato limpido, ma è peggiorato col passare del tempo, fino a domenica pomeriggio, quando è stato raggiunto il clou della sporcizia, con pannolini per bambini e assorbenti che galleggiavano tranquillamente nello specchio d’acqua color marrone. Sempre nei giorni scorsi, era stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli a postare un video sulla sua pagina Facebook per mostrare una scia di schiuma bianca lungo la costa, comparsa all’improvviso “in un mare stupendo”.
Le contraddizioni del litorale sono evidenziate da un evento che ha allietato i turisti in questo caldo agosto. Proprio a Baia Domizia, infatti, il Wwf ha delimitato un piccolo tratto di spiaggia all’interno di un lido dove una tartaruga della specie Caretta caretta ha depositato circa 70 uova. “Generalmente la tartaruga marina ne depone circa un centinaio – commenta con evidente soddisfazione Alessandro Gatto, coordinatore regionale della vigilanza ambientale del Wwf – ma ciò che è successo a Baia Domizia è un evento molto bello. Le uova si schiuderanno, probabilmente, ai primi di ottobre e il fatto che la Caretta caretta, specie in via di estinzione, abbia scelto spiagge così belle come quelle del litorale domizio per deporre le uova, perché anche a Baia Verde abbiamo avuto lo stesso bellissimo evento, significa che questo è ritornato a essere il luogo ideale per la tartaruga marina. Vuol dire che l’ecosistema-mare del litorale domizio è eccellente ed è ricco di biodiversità. Anche per questo motivo dobbiamo rispettarlo”, conclude Gatto.
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