Come ogni anno, in occasione della riapertura della stagione estiva, la Fee – Foundation for environmental education ha assegnato a ogni regione italiana le tanto attese Bandiere blu, importante riconoscimento internazionale che non è solo sinonimo di mare pulito e cristallino ma che attesta anche l’organizzazione turistica, la salvaguardia e la tutela del patrimonio ambientale da parte delle diverse località balneari. Quest’anno la Campania fa il “pienone” e si aggiudica ben 19 Bandiere blu, piazzandosi al secondo posto in Italia subito dopo la Liguria. Sono molteplici i criteri di valutazione adottati per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento da parte di una giuria di spessore composta dagli osservatori del ministero della Transizione ecologica del ministero del Turismo. Tra i fattori analizzati non solo spicca ovviamente la qualità delle acque ma anche l’analisi qualitativa dei servizi offerti ai turisti, il tutto nel pieno rispetto e in sintonia con le peculiarità ambientali e le caratteristiche dei territori, assicurando così un impatto ambientale prossimo allo zero.
La provincia campana con il maggior numero di bandiere blu è quella di Salerno, con il Cilento vera e propria regina del mare pulito e delle vacanze ecofriendly. A ricevere il celebre vessillo sono state le spiagge e le litoranee che si estendono nei Comuni di Capaccio, di Agropoli, di Castellabate, di Ascea, di Camerota, di Casal Velino, di Centola, di Montecorice, di Pisciotta, di Pollica, di San Mauro Cilento, di Vibonati e di Sapri. Della Costiera Amalfitana l’unica bandiera blu è stata assegnata a Positano. In provincia di Napoli, invece, l’insigne vessillo è stato assegnato alle più rinomate località turistiche della Penisola Sorrentina, ossia Sorrento, Piano di Sorrento, Massa Lubrense e Vico Equense, mentre delle isole del Golfo la bandiera blu va a Capri, più precisamente ad Anacapri.