È stato pubblicato l’aggiornamento congiunturale sull’andamento dell’economia in Campania della Banca d’Italia: dai numeri presentati, è possibile notare la forte e prevedibile influenza della pandemia da Coronavirus, che ha avuto effetti negativi anche sul sistema economico campano. Nello specifico, secondo le proiezioni della Svimez, nel 2020 il Pil regionale si è ridotto dell’8 per cento, sebbene questa sia una percentuale minore rispetto alla media nazionale, che si attesta sul 10 per cento. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) ha registrato, nei primi sei mesi dell’anno, la diminuzione marcata del prodotto in Campania, soprattutto nel secondo trimestre.
Nei primi tre mesi di quest’anno, ciò che è emerso sullo stqto imprese campane è che il 70 per cento di queste ha subìto un forte calo di fatturato, dovuto alle restrizioni imposte durante la prima ondata epidemica da Coronavirus e la conseguente sospensione delle attività produttive non essenziali, una percentuale che tocca valori ancora più alti per quanto riguarda le imprese più piccole. Per i successivi sei mesi, invece, prima che l’emergenza sanitaria attraversasse una forte recrudescenza, è stato rilevato invece un parziale recupero del fatturato: “Rispetto a quanto rilevato nei primi nove mesi dell’anno – è quanto si legge nella nota – in prospettiva, le imprese che prevedevano un ulteriore calo del fatturato si riducevano nettamente, pur continuando a prevalere su quelle che si attendevano un’espansione“