Edoardo Bennato scherza su Vincenzo De Luca: lo fa durante una conferenza stampa online di presentazione del suo ultimo album Non c’è, in uscita domani. Il cantautore napoletano, dalla sua casa-studio di Bagnoli, va a ruota libera e si cimenta in un’apprezzata imitazione del governatore, definito allo stesso tempo “comico e grottesco”. Per Bennato “De Luca è un personaggio collodiano, kafkiano, è la commedia dell’arte portata agli eccessi” perché “mentre noi parliamo – prosegue l’autore de Il gatto e la volpe – c’è una polveriera tra il governatore eccelso della Campania e il Governo centrale”. In un primo momento ne tesse le lodi, definendolo un “pazzaglione” per aver “attaccato così ferocemente il regime”, e ne ammira ironicamente la dialettica, tanto che De Luca “poteva essere la spalla di Totò, anzi proprio Totò poteva essere la sua spalla”. Prosegue definendo l’ex sindaco di Salerno “simpatico, divertente e che la pensa anche in modo giusto se vogliamo”, per poi sterzare improvvisamente nel giudizio e affermare – così come riportato dall’Agi – che “usa un linguaggio mussoliniano, quello da ‘olio di ricino’”, Insomma, il “pazzaglione” merita un’imitazione “meglio di Crozza” è giù con l’atteggiamento guascone che fa dire a Bennato-De Luca che “la situazione è tale per cui ve lo dico con le buone, tra un po’ sarò costretto a dirvelo con le cattive, mi sono approvvigionato di imponenti quantità di olio di ricino e provvederò a farlo ingoiare a tutti quelli che ancora si ostinano ad andare per strada, andare a ballare”.
L’enfasi deluchiana del cantante si chiude con una domanda: “Come si permette questo cantautore da strapazzo di giudicare me, il governatore che vi salverà?”. Risate e applausi di chi segue la conferenza on line, ma subito dopo Bennato si fa serio, quando parla di scuola ai tempi del Covid-19. L’autore de L’isola che non c’è ne ha, dunque, anche per la ministra Lucia Azzolina, definita “ragazzotta di belle speranze”. Ma “per fare il ministro della Pubblica istruzione – prosegue – in questo momento in Italia ci vuole un’esperienza sconfinata, purtroppo la buona volontà non basta”. Nell’album in uscita, uno degli otto brani inediti s’intitola proprio Il ministero della Pubblica istruzione, gli altri, oltre alla title-track, sono: Geniale, L’uomo nero (feat. Clementino), La bella addormentata, La realtà non può essere questa (feat. Eugenio Bennato), Maskerate, Signore e signori. Ben sedici i brani storici riarrangiati da Bennato inseriti nel disco, compresi Un giorno credi e Mangiafuoco, e una versione di Perché in coppia con Morgan.