Una Benevento ventilata e festante, ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La visita di un Capo dello Stato nel capoluogo sannita arriva vent’anni dopo quella di Carlo Azeglio Ciampi. L’occasione è data dall’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi del Sannio.
Prima di recarsi all’ateneo, Mattarella ha voluto visitare i più importanti luoghi storici e artistici della città. Accompagnato dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dal vescovo monsignor Felice Accrocca, il presidente della Repubblica ha visitato il museo del Sannio e la chiesa di Santa Sofia, patrimonio dell’Unesco.
All’uscita della chiesa, Mattarella ha salutato i numerosi bambini delle scuole elementari e medie che lo attendevano dietro le transenne, così come la folla che lo ha acclamato e applaudito durante il percorso verso la sede dell’Università del Sannio. Unici momenti di protesta, peraltro pacifica e silenziosa, due striscioni: “Stir di Casalduni, basta con i rifiuti” e “Basta morti sull’Appia”, a voler informare il Capo dello Stato di due questioni fra le più preoccupanti per la popolazione sannita.
Accolto dal rettore Gerardo Carfora e dall’inno nazionale, il presidente della Repubblica è giunto nell’auditorium Sant’Agostino dell’Università del Sannio e, insieme al ministro della Ricerca Gaetano Mandredi, ha inaugurato l’anno accademico.
Nel suo discorso Mattarella non ha fatto mancare, come sempre, i temi legati all’attualità, legandoli al contesto locale e universitario. Così ha ribadito che “in riferimento alla pseudo-cultura dell’odio e dell’intolleranza la risposta è qui, in questo ateneo e nelle altre università. In un momento in cui il mondo è attraversato da incertezze che si rinnovano spesso e che ora sono allarmanti, la risposta a queste distorsioni risiede nella cultura e nei messaggi che i nostri atenei sono in grado di dare”.
Non sono mancati passaggi sul clima e sul buon esempio dato dall’Unione europea in questo ambito e anche un ricordo di Kobe Bryant, non solo per la sua capacità e popolarità, “ma anche perché si era formato nel nostro Paese e nelle nostre scuole elementari e medie”.
Mattarella ha poi terminato il suo intervento ricordando che, in un momento storico pieno di “incertezze, serve una visione d’orizzonte, una visione lucida per il futuro”, un approccio di lungo respiro “nel dover affrontare le difficoltà che si presentano ogni volta diverse”.
A salutare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche il presidente della provincia di Benevento Antonio Di Maria, che ha accompagnato il capo della Stato durante la visita al museo del Sannio. “La visita del presidente della Repubblica – ha commentato Di Maria – in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi del Sannio, è stata di straordinaria importanza per il nostro territorio. Nel suo discorso di altissimo profilo davanti al Senato accademico e alle autorità del Sannio ha voluto dare testimonianza del ruolo strategico dell’Università e non ha mancato di far rilevare il dovere delle istituzioni per interventi mirati a favore delle aree interne e della dorsale appenninica. Grazie, a nome di tutti i sanniti, presidente Mattarella”.
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