Un concerto di respiro internazionale, ospitato in una location unica ed estremamente suggestiva. Continua la serie di concerti ed eventi ospitati nelle sale della sezione egizia del museo Arcos di Benevento, cartellone di appuntamenti volti alla valorizzazione del territorio sannita e delle sue eccellenze culturali, sotto la direzione artistica del maestro Debora Capitanio. Sabato 22 febbraio, a partire dalle ore 20,30, i saloni del polo museale sannita risuoneranno del gipsy jazz di Leila Duclos e del suo quartetto, per quella che si preannuncia come un’esibizione da non perdere per gli amanti del genere. L’oramai consolidato format dell’iniziativa, ideata e curata dalla società Sannio Europa, prevede che al termine dell’esibizione prenda il via per i convenuti un percorso di degustazione tra prodotti tipici e vini locali, offerti da Sannio consorzio tutela vini Dop con la collaborazione in fase logistica dei ragazzi dell’istituto alberghiero Le Streghe di Benevento.
Cantante e chitarrista di indubbio talento, Leila Duclos è una promessa oramai mantenuta della scena musicale gipsy jazz di Parigi. Da sempre immersa nel mondo della musica, la passione per il genere gipsy le viene trasmessa dal padre, Cyril Duclos, anch’egli chitarrista e grande ammiratore del funambolico genio di Django Reinhardt. Nello stile di Leila Duclos, tuttavia, le influenze gipsy incontrano in un felicissimo matrimonio la lezione della musica afroamericana, in particolare dello stile di Ella Fitzgerald, dalla cui ispirazione la musicista francese ha tratto spunto per riproporre la famosa tecnica canora dello scat. Una miscela musicale unica e convincente che ha portato la chitarrista a essere presenza fissa in rinomati club della capitale francese quali il Sunset, il Montparnasse jazz Cafe e il 38Riv, collaborando con vari maestri del jazz manouche come Raphael Fays, Stephane Wrembel, Ninine Garcia e Steeve Laffont. Ad accompagnare Duclos, a Benevento come nelle restanti tappe italiane del suo tour, ci sarà il trio di un gigante nostrano del genere, il chitarrista Massimo Barrella, che vede la presenza del clarinettista Peppe Plaitano e di Marco De Tilla al contrabbasso.