Non passa l’assestamento di bilancio e si scioglie anticipatamente il consiglio comunale di Aversa. Con quattordici voti contro (Francesco Di Palma, Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Luigi Dello Vicario, Giovanni Innocenti, Olga Diana, Francesco Sagliocco, Roberto Romano, Giuseppe Stabile, Eugenia D’Angelo, Paolo Santulli, Maurizio Danzi, Imma Dello Iacono, Luisa Diana Motti), nove a favore (Cesario Angelino, Mariano Scuotri, Antonio Andreozzi, Domenico Menale, Pasquale Fiorenzano, Marco Girone, Paolo Cesaro, Erika Alma, sindaco Alfonso Golia) e un astenuto (il presidente del consiglio Carmine Palmiero) si è conclusa l’esperienza amministrativa. Sono volati gli stracci nell’ultima seduta del civico consesso durata più di quattordici ore, con alcuni esponenti della maggioranza e il primo cittadino che si sono lanciati strali e accuse molto dure. “Sono stato tradito da alcuni rappresentanti del mio partito – dice il primo cittadino – che hanno deciso di staccare la spina all’amministrazione, dopo avere, in maniera vergognosa, chiesto la testa di assessori e dirigenti. Un modo di fare politica che non mi appartiene. Ma torneremo a governare questa città, in maniera trasparente, così come abbiamo fatto in questi mesi“.
Un consiglio comunale surreale quello che si è concluso nella nottata, segnato da sospensioni e continui rinvii. La seconda convocazione di un civico consesso fondamentale per la tenuta della maggioranza, con all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio, è iniziata in mattinata alle 10. Giusto il tempo per il presidente Carmine Palmiero di procedere con l’appello e la seduta ha subito il primo rinvio di mezz’ora, per mancanza di numero legale, stesso motivo che aveva reso nullo il primo round di sabato scorso. Alle 10.30 il numero legale è stato ampiamente superato, ma il collegamento da ‘remoto’ dei consiglieri comunali con Palmiero e col sindaco Alfonso Golia, gli unici presenti in aula, ha iniziato a funzionare male: in molti non riuscivano a seguire la disccussione e, quindi, è scattato il secondo posticipo alle 12.30 per cercare di risolvere il problema. Ripreso il consiglio comunale all’orario previsto, con parte dei consiglieri presenti in aula e altri collegati in video da casa, è stato chiesto e approvato all’unanimità un terzo rinvio di venti minuti. Nel terzo tempo di un consiglio comunale per certi versi onirico, con voci che andavano e venivano manco arrivassero dalla luna, si è faticato ad approvare un’onorificenza da consegnare a Pasquale D’Aniello, coach di pallavolo che ha guidato alla vittoria agli europei la Nazionale femminile under 16, per poi perdersi nei meandri della Ztl.