Napoli, Calata Ponte di Casanova, a pochi passi da piazza Nazionale, sono le 14 e una pattuglia dei carabinieri sta percorrendo questa strada, c’è traffico, la causa non è solo il solito via vai metropolitano quotidiano; c’è un’accozzaglia di persone vicino a uno scuolabus dell’istituto scolastico “delle meraviglie” nel quartiere Arenaccia, e le persone stanno chiedendo aiuto ai carabinieri.
La pattuglia, composta da un maresciallo e un carabiniere, si avvicina e immediatamente capisce la gravità della situazione. Una bambina di 9 anni stava soffocando dopo aver ingerito una caramella dura. L’autista del pulmino aveva fermato il veicolo, e la piccola era stata portata fuori. Tanto l’autista, i passanti, quanto la maestra stavano cercando inutilmente di eseguire le manovre di disostruzione delle vie aeree. Il maresciallo tenta anche lui la manovra di Heimlich, ma il volto della bambina assume un colore bluastro, e dalla sua bocca sgorga sangue.
I militari prendono immediatamente in carico la piccola e con l’aiuto della maestra si dirigono velocemente verso l’ospedale più vicino. Anche se l’ospedale “Santissima Annunziata” dista solo un paio di chilometri, quei pochi minuti sembrano un’eternità, nonostante le sirene ululino e i lampeggianti siano accesi. Finalmente, giungono al pronto soccorso, dove i medici si mettono immediatamente all’opera per salvare la vita della bambina. Nel frattempo, il padre della piccola arriva in ospedale e non può fare a meno di ringraziare i carabinieri e i medici per il loro intervento tempestivo.
I sanitari sottolineano che l’intervento dei carabinieri è stato cruciale; un paio di minuti in più, e la storia potrebbe essere stata tragica. La bambina, dopo le prime cure, viene affidata al padre. Anche se sta bene, dovrà comunque sottoporsi a ulteriori accertamenti medici.
