Sono passati otto giorni da quando la guardia di finanza di Caserta aveva individuato, nel territorio di San Prisco, una discarica abusiva di grandi dimensioni: l’intera area era stata sottoposta a sequestro e, oggi, il lavoro di bonifica dell’area è stato portato a termine. La superficie si estende su circa 2.500 metri quadri ed è situata nei pressi dello stadio comunale e del mercato: molto vicino, quindi, al centro abitato. Da tempo si erano accumulati ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi come lastre di amianto frantumate, guaine bituminose, pneumatici, barattoli di vernice, elettrodomestici e materiali di risulta provenienti da attività di costruzioni e demolizioni, il tutto sversato in modo totalmente illecito da ignoti.
In seguito al sequestro, era stata avviata la procedura amministrativa, presso gli enti preposti, finalizzata all’ottenimento della proprietà del suolo per bonificare l’intera area, poiché i rifiuti sversati, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbero potuto causare gravi danni all’ecosistema circostante, con il pericolo di inquinamento irreversibile del suolo e delle falde acquifere. In effetti, l’azione della guardia di finanza è giunta prima che la situazione potesse aggravarsi: dai primi accertamenti era infatti emerso che, a soli due metri di profondità rispetto al terreno interessato, si trovano le condutture dell’acquedotto della Campania Occidentale, ovvero la rete idrica servente la città di Napoli e diversi Comuni della provincia partenopea e anche casertana.
Una ditta specializzata si è così occupata delle complesse operazioni di rimozione dei rifiuti, sotto il costante controllo dei finanzieri della Compagnia di Caserta, seguendo un progetto esecutivo approvato dall’Asl competente: questa attività ha permesso così di smaltire, complessivamente, circa 120 tonnellate di rifiuti (di cui oltre 60 solo amianto e composti di amianto), gran parte dei quali risultavano interrati.
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