Con il rifinanziamento dei fondi per l’indennità, a breve dovrebbero partire le erogazioni del bonus anche per i lavoratori autonomi in regime di partita Iva, già prevista dal Decreto Aiuti dello scorso maggio ma mai concretizzata.
Ieri, 10 agosto, il ministro alle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha firmato tale decreto.
Cosi come per i lavoratori dipendenti, anche gli autonomi (partite Iva) che hanno un reddito sotto i 35mila euro annui, avranno diritto ai 200 euro. “I beneficiari dell’indennità sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che, nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro“, specifica il decreto.
Il beneficio non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti. Il Bonus 200 euro non sarà naturalmente versato ai lavoratori dipendenti che lo hanno già ricevuto a giugno. Il soggetto interessato dovrà fare istanza agli enti di previdenza a cui è obbligatoriamente iscritto, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali, così come riportato nel testo del Decreto.
I fondi stanziati inizialmente non erano sufficienti a coprire l’erogazione del bonus, l’operazione è adesso possibile grazie al rifinanziamento da 100 milioni di euro inserito nel nuovo decreto, che permette di raggiungere i 600 milioni di euro necessari. I tre milioni di lavoratori autonomi in partita Iva, beneficiari dei 200 euro, sono così composti: 973mila commercianti, 859mila artigiani, 477mila professionisti iscritti alle casse di appartenenza, 216mila professionisti esclusivi e 30mila coltivatori diretti.