Nuovo sostegno per gli anziani non autosufficienti: Dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore un contributo mensile di 850 euro, noto come assegno di assistenza, previsto dal Decreto Anziani. Questo contributo, regolato dall’articolo 34 del D.lgs n.29 del 15 marzo, si affiancherà all’indennità di accompagnamento, portando l’importo complessivo a 1.381,76 euro al mese, che non sarà soggetto a pignoramenti e non influirà sul reddito a fini fiscali. Il beneficio sarà erogato fino al 31 dicembre 2026.
Destinatari del bonus
Il contributo è riservato agli anziani non autosufficienti con età pari o superiore agli 80 anni, classificati come soggetti con “bisogno assistenziale gravissimo,” una valutazione che spetta all’INPS.
Requisiti per accedere
- Avere almeno 80 anni di età;
- Avere un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro (Per ottenere questo indicatore, è necessario presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), compilabile in qualsiasi momento dell’anno);
- Avere un “livello gravissimo” di “bisogno assistenziale”, una categoria che sarà definita dall’Inps e da una commissione ad hoc convocata dal ministero del Lavoro;
- Essere già titolari dell’indennità di accompagnamento, o comunque avere i requisiti per richiederla: invalidità totale, oppure l’impossibilità permanente di camminare senza un accompagnatore, o ancora la necessità di assistenza continua per le azioni di vita quotidiana.
Condizioni molto specifiche che, secondo le stime fatte dal governo dovrebbero coinvolgere una platea di circa 25mila anziani.
Finalità e modalità di utilizzo del contributo
Il bonus da 850 euro potrà essere utilizzato esclusivamente per finanziare l’assistenza alla persona, come rapporti di lavoro con collaboratori domestici qualificati o servizi di assistenza erogati da aziende certificate nel settore sociale non residenziale. È importante che il contributo sia destinato a questi scopi specifici; in caso di utilizzi diversi, l’INPS procederà alla revoca e richiederà la restituzione delle somme percepite indebitamente. Tuttavia, il diritto dell’anziano a continuare a percepire l’indennità di accompagnamento resterà inalterato.
Al momento, le modalità per richiedere il bonus non sono ancora state definite in dettaglio. Si prevede che la gestione della domanda avverrà tramite Inps, con procedura telematica. Sarà possibile presentare la richiesta autonomamente oppure tramite l’assistenza di Caf o patronati.