Il bonus benzina, o bonus carburante, è un’agevolazione introdotta dal governo Draghi nel 2022 con il decreto-legge 21/2022 come sostegno a fronte della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina e al caro-benzina. Il bonus consiste in buoni esentasse del valore massimo di 200 euro.
A chi spetta
La misura è rivolta ai lavoratori con un reddito annuo lordo inferiore a 35mila euro. Si tratta di una misura straordinaria, quindi sarà erogato una tantum e non sono previste delle ripetizioni nei mesi successivi. Secondo uno studio di Assutenti, il costo del carburante, nel servizio di distribuzione, ha superato i 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani. Il bonus verrà destinato specificatamente all’acquisto di carburanti, al fine di aiutare chi usa l’auto per motivi di lavoro o personali; questo significa che l’erogazione non sarà automatica, ma dipenderà dalle politiche aziendali adottate. Dunque, sarà il datore di lavoro a decidere le modalità e i criteri di assegnazione ai propri dipendenti.
A poterne beneficiare saranno tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, inclusi coloro i quali operino presso studi professionali o Enti del Terzo settore. Possono beneficiarne, inoltre, i lavoratori in smart working e coloro i quali abbiano contratti di apprendistato o siano soci di cooperative di produzione e lavoro. Sono, invece, escluse le amministrazioni pubbliche, di cui all’art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 165/2001.
L’erogazione sarà sotto forma di fringe benefit, questo significa che la tassazione sarà bassa o pressoché nulla; occorre precisare, però, che questi buoni sono esclusi solo dalla contribuzione fiscale ma non da quella contributiva e pertanto, i voucher per l’acquisto di carburante erogati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 saranno soggetti a oneri contributivi. Il bonus benzina è cumulabile con altri benefici esentasse entro il 31 dicembre 2024. Come sopra anticipato, la decisione di erogare il bonus spetta al datore di lavoro, che deve rispettare i requisiti normativi senza obblighi legali. Una volta erogato, il voucher dovrebbe essere incluso nella busta paga del mese successivo al dipendente.