Dopo la manifestazione della scorsa settimana a Roma, gli imprenditori edili tornano in piazza a Napoli. Oltre mille tra imprenditori edili, tecnici ed operai stanno manifestando da questa mattina per sollecitare lo sblocco delle procedure dei crediti di imposta. I manifestanti si sono ritrovati in piazza Bovio ed ora si stanno dirigendo in piazza del Plebiscito, dove illustreranno le ragioni della loro protesta.
Centinaia di cantieri edili della Campania, nei prossimi mesi, rischiano di bloccarsi per mancanza di liquidità. Con disagi gravissimi per i committenti – si tratta prevalentemente di condomini – che si troveranno con ponteggi montati e da pagare ma con le opere bloccate. Secondo una prima stima nella sola provincia di Napoli sono attivi circa 4.000 cantieri per le ristrutturazioni in edifici privati.
Imprese edili, che contano migliaia di dipendenti, sono oramai al collasso economico e rischiano di fermarsi per sempre, pur avendo in tasca, ovvero nei cassetti fiscali, crediti per milioni di euro che non riescono a far diventare liquidità. Dopo l’emergere di alcuni casi di truffe le procedure per i bonus edilizi sono diventate più lunghe, talvolta si sono bloccate e le imprese ora non hanno liquidità per completare le opere, con il rischio che anche i committenti potrebbero vedersi revocare i benefici finora concessi da restituire all’erario con sanzioni ed interessi.
“I bonus edilizi istituiti dal governo Conte II hanno subito un pesante stop a causa delle continue e schizofreniche modifiche volute dall’Esecutivo di Mario Draghi con la scusa di evitare truffe. Uno stop che, però, sta causando difficoltà economiche a migliaia di cittadini, imprese e professionisti che avevano aderito alla misura volta a rilanciare l’efficientamento energetico e l’economia – si legge in una nota – “Le associazioni Atc, Confedercontribuenti, A.L.A.C. e Anaci hanno deciso di manifestare organizzando un corteo per oggi, mercoledì 1 giugno.
Gli imprenditori chiedono che si facciano più controlli per scongiurare eventuali truffe ma chiedono tempi rapidi per le cessioni dei crediti. “Non possiamo pagare tutti per alcuni casi che potrebbero essere riconducibili a singoli ma non ad una intera categoria” – ribadiscono alcuni imprenditori – “controlli serrati per contrastare irregolarità ma procedure rapide nei pagamenti”