A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore un nuovo bonus. Il D. Lgs. 29/2024, c.d. “Decreto Anziani“, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 marzo 2024, ha previsto l’introduzione di un pacchetto di misure a favore delle persone anziane, venendo incontro alle esigenze di una fascia particolarmente debole della nostra popolazione. Sarà erogato in via sperimentale per il biennio 2025/2026, un importo di 850 euro mensili a favore delle persone anziane non autosufficienti. Tale bonus si affiancherà all’assegno di invalidità, nonché all’indennità di accompagnamento, che garantisce ai beneficiari un bonus mensile di 531,76 euro.
La nuova misura, non rappresenta un aiuto economico generico, ma è destinata esclusivamente alla copertura dei costi per servizi di cura e assistenza o per il pagamento di collaboratori domestici qualificati. Diversamente, se non impiegato con questo obiettivo, l’assegno andrà restituito. A prevedere la novità è il decreto attuativo della legge delega con la riforma delle politiche relative all’assistenza alle persone anziane, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ecco come funziona e quali sono i requisiti per poter beneficiare del bonus:
Il bonus è rivolto agli anziani non autosufficienti che abbiano compiuto almeno 80 anni e che presentino un “bisogno assistenziale gravissimo”, certificato dall’INPS. Tuttavia, per accedere a questa misura non basterà avere queste caratteristiche: il richiedente dovrà avere un ISEE inferiore a 6.000 euro e già percepire l’indennità di accompagnamento, o avere i requisiti per ottenerla.
Durante il periodo di sperimentazione, la prestazione universale consisterà in un assegno di assistenza pari a 850 euro mensili, che andrà ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento (fissata per il 2024 a 531,76 euro). In totale, quindi, il beneficiario riceverà 1.381,76 euro al mese. Questo importo non sarà soggetto a pignoramento e non verrà considerato ai fini della dichiarazione dei redditi.
L’assegno di assistenza potrà essere speso esclusivamente per retribuire i lavoratori domestici impiegati nell’assistenza alla persona, purché questi abbiano un contratto conforme ai contratti collettivi nazionali di settore. In alternativa, l’importo potrà essere utilizzato per acquistare servizi di cura e assistenza offerti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. Le modalità d’uso devono rispettare le indicazioni delle programmazioni regionali e locali.
In caso di utilizzo improprio dell’assegno di assistenza, ovvero se i fondi non vengono spesi per i servizi previsti dalla legge, l’INPS procederà alla revoca del beneficio e richiederà la restituzione delle somme indebitamente percepite. Tuttavia, anche in caso di revoca dell’assegno, l’anziano non perderà il diritto all’indennità di accompagnamento.
Come presentare la domanda
Le domande per accedere alla prestazione universale saranno aperte verso la fine del 2024. Gli interessati potranno inoltrare la richiesta all’INPS tramite il portale online o rivolgersi a un patronato abilitato. Le modalità dettagliate di presentazione saranno rese note con i decreti attuativi attualmente in attesa di pubblicazione.
I fondi disponibili
Il Decreto Anziani ha stanziato un limite di spesa di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 destinati a coprire la prestazione universale. L’INPS si occuperà del monitoraggio delle spese e informerà periodicamente il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’economia e delle finanze sull’andamento delle erogazioni.
Le altre novità del Decreto Anziani
Oltre alla prestazione universale, il Decreto Anziani introduce diverse novità per il sostegno alla terza età, nell’ambito della riforma del PNRR. Tra i principali obiettivi ci sono la promozione della sanità preventiva, l’implementazione della telemedicina e lo sviluppo di un sistema unificato per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, con un focus sulle cure domiciliari. Questi interventi mirano a semplificare l’accesso ai servizi per le persone con più di 65 anni, riducendo la burocrazia e migliorando la qualità dell’assistenza.
Questo sito Web utilizza i cookie. Continuando a utilizzare questo sito Web, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Visita la nostra Privacy Policy. Accetto