Botti illegali di Capodanno, dalla “bomba Kvara” a “Kim o’coreano”: ecco i più pericolosi
A Napoli è il più pericoloso dopo 'pallone Maradona', la “bomba Kvara”, un ordigno ad alto potenziale col nome del calciatore georgiano, nuovo idolo del Napoli
Torna il problema dei botti illegali. È allerta in vista del Capodanno. In Campania, per il 2023 la new entry nel mercato nero dei fuochi d’artificio potrebbe essere la “bomba Kvara”. Un ordigno dedicato al nuovo idolo calcistico dei napoletani, il bomber georgiano Kvaratskhelia.
I “botti” per Capodanno rappresentano da sempre un rischio per l’incolumità di chi li usa e di chi si trova nelle vicinanze. Oltre ai possibili danni fisici, che vanno dalla perdita di parti delle mani fino alla cecità o la sordità o perfino la morte nei casi più gravi, vanno registrati anche i pericoli per l’ambiente e la natura: i “botti” infatti inquinano e sono difficili da riciclare, e spaventano gli animali, compresi quelli domestici come cani e gatti.
La fabbricazione e vendita di fuochi d’artificio illegali è punita dall’articolo 678 del Codice penale, che prevede l’arresto dai 3 ai 18 mesi e un’ammenda fino a 247 euro. E intanto continuano i sequestri di botti illegali di Capodanno: da Napoli a Torino passando per varie città nel Paese sono già stati intercettati dalle Forze dell’ordine centinaia di chili di prodotti illeciti. Ad esempio quest’anno da Cagliari arriva l’allarme per il “pallone di Messi”, grande come un pallone e capace di distruggere una stanza di casa. I “botti” illegali sono spesso contraddistinti da nomi evocativi, legati a personaggi famosi del presente o del passato. Alcuni sono diventati tristemente noti, non solo per la loro diffusione ma anche per i danni arrecati a persone e cose: ecco quali sono i più noti e pericolosi
Come già precedentemente accennato, quest’anno, molto diffusa la richiesta della bomba Kvara, dal nome del calciatore Khvicha Kvaratskhelia. “Abbiamo sequestrato anche bombe fino a tre chili di materiale esplosivo, che possono essere letali – spiegano i carabinieri che hanno fatto esplodere una bomba Kvara – ha fatto un cratere di un metro in una cava. Se chi la accende è a dieci metri di distanza rischia la vita”. A seguire
Bomba Osama – Si diffuse all’inizio degli anni 2000, e prende il nome dal noto terrorista Osama Bin Laden: si tratta di un vero e proprio ordigno che può arrivare a contenere fino a 2 chili di esplosivo a basso potenziale. Si tratta di uno dei più noti e pericolosi “botti” illegali degli ultimi anni
Kim o’Coreano – È un altro “botto” illegale che ha preso il nome dalla cronaca internazionale: particolarmente diffuso nel 2017, è “ispirato” alle minacce nucleari del dittatore nordcoreano e anche in questo caso può essere composto da vari chili di esplosivo
Bomba di Maradona – Infine forse la più nota, e tra le prime a essersi diffusa, è la “Bomba di Maradona”: dedicata alla leggenda del Napoli e dell’Argentina, dopo la scomparsa del calciatore nel 2020 ha conosciuto una nuova popolarità nonostante la sua pericolosità.
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