La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si appresta a visitare oggi il Parco Verde di Caivano, località che è stata al centro dell’attenzione per l’orribile caso di abusi su due giovani ragazzine. La visita della premier è avvolta da un clima di tensione a causa di minacce ricevute attraverso i social media da parte di coloro che contestano le restrizioni sul Reddito di cittadinanza. La situazione ha suscitato solidarietà bipartisan, con chi ha condannato queste minacce e ha espresso sostegno alla presidente del Consiglio.

Le misure di sicurezza per l’evento sono state quindi notevolmente intensificate rispetto alla situazione già precauzionale. Queste decisioni sono state prese durante un incontro del Comitato che si è tenuto ieri presso la prefettura. Si prevede che la visita di Meloni non si protrarrà a lungo; essa si concentrerà soprattutto sull’incontro con gli studenti dell’Istituto superiore “Francesco Morano” che si trova all’interno del Parco Verde.
Tuttavia, resta incerto se ci saranno momenti di incontro con le famiglie delle due ragazze coinvolte nel tragico episodio di violenza. È incerto anche se la premier farà tappa presso la parrocchia del prete anti-clan don Maurizio Patriciello, un simbolo della lotta contro le organizzazioni criminali a Caivano. E non ci sono altrettanto conferme su un possibile sopralluogo al “Delphinia sporting club”, il centro sportivo devastato dall’incuria e dagli atti di vandalismo, teatro di alcune delle violenze commesse nei confronti delle due cuginette: è un complesso che Giorgia Meloni ha detto di voler ripristinare, affidandone la gestione alle Fiamme oro della Polizia di Stato.
Giorgia Meloni, secondo quanto si è appreso, sarà accompagnata nella sua visita dal ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi e dal responsabile del Viminale Matteo Piantedosi.
Riguardo all’indagine sugli abusi commessi sulle due cuginette, le autorità stanno analizzando i telefoni cellulari dei dieci indagati, tra maggiorenni e minorenni, al fine di ottenere prove utili per l’inchiesta. Si sta cercando di rintracciare filmati, foto e chat che possano aiutare a ricostruire gli eventi e gli spostamenti del gruppo coinvolto. Si è appreso che gli incontri che hanno portato alle violenze si sarebbero verificati lungo il corso Umberto di Caivano e che le violenze stesse avrebbero coinvolto anche un’altra area degradata della città, comunemente chiamata “Bronx”.
