Piu di un bunker per sfuggire alle catture e nascondere armi e droga, come dei depositi merce. I carabinieri sono riusciti però a comprendere come violare, senza farsi scoprire, il bunker dei pusher dei signori della droga di Caivano.
I rifugi erano stati progettati per viverci settimane e sfuggire alle manette, per rimanere in città e continuare a controllare gli affari illeciti. I militari della compagnia di Caivano, insieme a quelli dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria hanno perquisito decine di caseggiati popolari nel rione parco Verde e nel Bronx.
Precisamente sono 4 i bunker scoperti. L’accesso era camuffato nelle cantine, nei seminterrati e nelle aree comuni condominiali. Uno di questi ancora in costruzione, come in un cantiere. L’ingresso da una botola blindata, nascosta in una parete di mattoni. Altrettanto ingegnoso il trucco utilizzato per nascondere droga e proiettili. Lungo un muretto di cinta di uno dei palazzoni era stato scavato un piccolo vano, esattamente della stessa dimensione del mattone che lo componeva. A coprirlo uno sportello sul quale era stato agganciato uno strato di tufo, muschio compreso, che si mimetizzava perfettamente con il resto della parete. Nella cavità quasi un chilo di cocaina diviso in 5 panetti e 20 panetti di hashish per oltre 4 chili di sostanza. E ancora 50 proiettili calibro 7,65 e 57 calibro 9×21 millimetri.
Durante il blitz è stato scoperto anche una sorta di laboratorio per il confezionamento della droga. E’ stato sequestrato. Continuano le indagini per identificare chi avesse commissionato quei nascondigli.





