Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Carlo Mazzone, l’iconico allenatore che ha guidato tante squadre, tra cui Roma, Cagliari, Fiorentina, Napoli, Ascoli, Brescia, Livorno e tante altre piazze. Aveva 86 anni. Nel suo palmares un Intertoto e la panchina d’oro alla carriera conferitagli nel 2002. Nel 2019, gli è stata dedicata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno. Lo stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Tuttora suo è il record di presenze da allenatore in Serie A (792 panchine ufficiali più 5 pareggi).
Nel corso della sua avventura nel mondo del calcio si è fatto amare in tutte le piazze d’Italia, intessendo legami preziosi con campioni come Baggio e Pep Guardiola, un suo ‘pupillo’ che gli dedicò la vittoria della Champions con il Barcellona nel 200. Una figura amatissima soprattutto nella capitale, città dove ha guidato la squadra dal 1993 al 1996. Durante questi tre anni, la Roma ha conseguito un settimo posto e due quinti posti in campionato. Durante il suo mandato, ha lanciato nella prima squadra un giovane Francesco Totti, mantenendo nel corso degli anni un legame speciale con lui.
Livorno resta l’ultima tappa del suo viaggio, nel lontano 2006. Poi ha vestito i panni dell’allenatore ancora una volta nel 2008, interpretando sé stesso in un cameo de “L’allenatore nel Pallone 2” e recentemente è stato realizzato un docu-film su di lui, “Come un padre”, prodotto da Alessio Di Cosimo.