Caldo intenso: crampi, disidratazione, congestione, colpo di calore, tutti i rischi e come prevenirli
A descrivere, nel dettaglio, quali sono questi pericoli e quali gli accorgimenti da prendere per prevenirli, è il ministero della Salute, sul suo sito, nella sezione dedicata proprio alle ondate di calore
Le ondate di calore rappresentano un pericolo per la salute, poiché portano con sé una serie di rischi, che vanno dai disturbi minori ai problemi più gravi. È importante conoscere questi pericoli e prendere le giuste precauzioni per prevenirli. Il Ministero della Salute fornisce informazioni dettagliate su questi rischi e consigli utili per affrontarli sul suo sito web, nella sezione dedicata alle ondate di calore.
Il caldo intenso può causare disturbi al nostro organismo interferendo con il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda attraverso la sudorazione, ma in alcune condizioni fisiche e ambientali questo meccanismo potrebbe non essere sufficiente. Ad esempio, se l’umidità è molto elevata, il sudore non si evaporerà rapidamente e il corpo non riuscirà ad eliminare il calore in modo efficace. Di conseguenza, la temperatura corporea aumenterà rapidamente, potendo danneggiare gli organi vitali, compreso il cervello. Inoltre, le persone affette da patologie croniche preesistenti possono risentire in modo particolare delle condizioni di caldo estremo, che potrebbero aggravare ulteriormente la loro salute.
Ecco dunque i disturbi, più o meno gravi, che si corrono con le ondate di calore.
Insolazione – È causata da un aumento della temperatura corporea per insufficiente capacità di termoregolazione. Si manifesta per esposizione prolungata al sole, in modo particolare nelle giornate estive molto calde con assenza di vento e radiazione intensa. Si possono verificare eritemi o ustioni accompagnate o meno da una sintomatologia da colpo di calore.
Crampi – Sono causati da una perdita di sodio, dovuto alla sudorazione e a una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino, oppure derivano da malattie venose degli arti inferiori. I crampi si possono verificare negli anziani che assumono pochi liquidi e in persone, anche giovani, che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione.
Edema – È causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata. Un rimedio semplice ed efficace è tenere le gambe sollevate ed eseguire di tanto in tanto dei movimenti dolci per favorire il reflusso venoso, oppure, effettuare delle docce fredde agli arti inferiori, dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno sino alla sommità della coscia.
Congestione – Si rischia assumendo bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, che provoca un eccessivo afflusso di sangue all’addome, che può rallentare o bloccare i processi digestivi. I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico.
Disidratazione – È causata da una perdita di acqua dall’organismo maggiore di quella introdotta. L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male in alcuni casi, per esempio quando è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione.
Effetti sulla pressione arteriosa – Le persone ipertese e i cardiopatici, soprattutto se anziane, ma anche molte persone sane, possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. In questi casi, è consigliabile evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza.
Stress da calore – È causato da un collasso dei vasi periferici con un insufficiente apporto di sangue al cervello. I sintomi possono comparire durante un’attività fisica in un ambiente eccessivamente caldo, specie in soggetti non acclimatati, con una ridotta efficienza cardiaca (insufficiente compenso in occasione di una diffusa vasodilatazione periferica) a causa di un diminuito volume sanguigno per disidratazione.
Colpo di calore – Si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali. Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C.
Aggravamento di malattie preesistenti – Si tratta di sintomi che non arrivano all’attenzione clinica (ad esempio riduzione delle capacità fisiche), fino a sintomi di maggiore entità, (che spingono a una visita dal medico di famiglia), fino ad effetti più gravi che possono determinare il ricorso al Pronto Soccorso e il ricovero in ospedale, o essere così gravi da portare alla morte. Potenzialmente tutte le patologie croniche espongono a un rischio maggiore di mortalità in presenza di condizioni di caldo estremo.
Il Ministero della Salute fornisce poi “dieci consigli utili”, ricordando semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione che possono contribuire a ridurre le conseguenze nocive delle ondate di calore.
Questo il decalogo anti-afa:
Non uscire nelle ore più calde: durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 18.
Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro, a partire dalla schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. Bene l’aria condizionata purché non sia troppo forte
Bere molta acqua e mangiare frutta fresca: consigli ormai conosciuti e ritenuti essenziali per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete.
Moderare invece l’assunzione di alcune bevande come quelle contenenti caffeina ed evitare bevande alcoliche.
Fare pasti leggeri perché la digestione per il nostro organismo è un lavoro: aumenta la produzione di calore nel corpo
Vestire comodi e leggeri, preferendo le fibre naturali a quelle sintetiche. Consigliabile inoltre l’uso di cappelli e di occhiali da sole.
In auto ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio.
Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata
offrire assistenza a persone a maggiore rischio. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Infine, 10) dare molta acqua agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata
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