Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin è il miglior film dell’anno per Capri, Hollywood – The International Film Festival, la kermesse cinematografica che s’è conclusa oggi col galà online di premiazione dopo otto intensi giorni di proiezioni e incontri con gli autori, sui canali telematici del festival e sulla piattaforma MyMovies. Distribuito nei mesi scorsi da Netflix, il film di Sorkin rievoca il processo agli attivisti contro la guerra in Vietnam accusati di aver causato, nella città statunitense del titolo, gli scontri in occasione della convention dei Democratici del 28 agosto 1968.
Ad annunciare il premio è stato il musicista e membro dell’Academy Award Tony Renis, a capo di una giuria che includeva, tra gli altri, anche i produttori Mark Canton e Marina Cicogna, i premi Oscar Bille August, Bobby Moresco, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Alessandro Bertolazzi, Nick Vallelonga e Gianni Quaranta, Terry Gilliam, Michael Radford ed Enrico Vanzina. Sono ben quattro i riconoscimenti andati al film, tra i quali anche quello per il migliore attore non protagonista a Sacha Baron Cohen.
Miglior regista, invece, è stata proclamata Chloé Zhao per Nomadland, interpretato e co-prodotto da Frances McDormand. Migliori attori protagonisti sono risultati Anthony Hopkins per The Father e Sophia Loren per La vita davanti a sé di Edoardo Ponti, premiato anche per la miglior sceneggiatura non originale, per la canzone, Io si – Seen di Diane Warren, Laura Pausini, Nicolò Agliardi, e con il Capri Humanitarian Award 2020. Sono tre, invece, i riconoscimenti andati a un altro titolo di Netflix, Mank di David Fincher (tra cui quello per la miglior attrice non protagonista ad Amanda Seyfried), ma anche a The United States vs. Billie Holiday di Lee Daniels (incluso quello per il produttore internazionale 2020 a Tucker Tooley) e a Notturno di Gianfranco Rosi, che rappresenta l’Italia nella corsa verso la nomination agli Oscar per il miglior film straniero.

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