Ogni distributore ha l’obbligo di mostrare accanto al proprio prezzo un cartello con il prezzo medio. È quanto prevede il decreto, approvato in serata dal Consiglio dei ministri, con la norma sulla trasparenza dei prezzi della benzina nelle stazioni di servizio per contrastare i rincari verificati nelle ultime settimane.
Inoltre, sulla rete autostradale i prezzi di vendita non potranno essere superiori a una percentuale del prezzo medio nazionale. Sarà irrobustita la collaborazione con la Gdf per avere più controlli, verrà istituita una Commissione di allerta rapida sui prezzi, all’interno dell’Antitrust. In caso di violazione ci saranno delle sanzioni, in caso di recidiva anche la sospensione dell’attività per un periodo tra un minimo di 7 e un massimo di 90 giorni.

Il Codacons, in ogni caso, denuncia che i listini dei carburanti continuano a mantenersi su livelli elevatissimi, al punto che in autostrada il prezzo del gasolio in modalità servito supera in molti distributori i 2,4 euro al litro, sfondando sulla A14 il tetto dei 2,5 euro.
Nelle ultime ore il dibattito di fronte al rincaro dei prezzi dei carburanti in tutta Italia è se ci sia o meno in corso una speculazione. I numeri sembrerebbero indicare l’assenza di una speculazione diffusa. Ma è anche vero che per alcune zone della Penisola i gestori comunicano al dicastero prezzi che, ad esempio per il gasolio, viaggiano anche oltre i 2,5 euro al litro. E molti dei picchi si registrano soprattutto sulle isole e sulla rete autostradale, con Aspi che assicura come stia monitorando con attenzione il problema. I consumatori, a partire da Assoutenti, denunciano comunque come ci sia un disallineamento tra i cali dei prezzi petroliferi internazionali e l’andamento dei listini alla pompa. Le categorie lanciano l’allarme inflazione e gli amministratori locali si dichiarano preoccupati.
Il Consiglio dei ministri ha approvato inoltre un decreto che rinnova per primo trimestre 23 buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. A proporre la proroga, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti secondo quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri.
