Viene anticipata al 30 giugno, dunque di ben sei mesi, la multa per chi rifiuta il pagamento tramite Pos, il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte. La norma fa parte del pacchetto contro l’evasione fiscale previsto in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si sposta quindi l’entrata in vigore delle regole già previste dal Decreto Recovery, convertito in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre 2021.
La sanzione sarà di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Un esempio: per un pagamento negato con carta elettronica da 25 euro, l’esercente dovrà pagare una multa di 31 euro.
Secondo Confcommercio, però, le sanzioni per chi non accetta i pagamenti elettronici non sono utili se, contestualmente, non si mettono in campo “scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese”. L’associazione a tutela dei commercianti propone di potenziare ad esempio “lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente” e di prevedere e “la gratuità dei cosiddetti micropagamenti”. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni – dice Confcommercio – non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti: processi, peraltro, già in pieno sviluppo“
Sempre su questo fronte il Fisco chiederà l’invio obbligatorio di tutte le transazioni avvenute con moneta digitale. In questo modo si punta stanare l’evasione più difficile, ossia quella realizzata senza l’emissione di scontrini, fatture e ricevute. E in non pochi casi con il consenso tra chi compra o usufruisce di un servizio e chi lo effettua o vende.
Niente obbligo di fattura elettronica per le partite Iva in regime forfettario entro i 25mila euro di reddito fino al 2024: è, secondo quanto si apprende da fonti di governo, una delle modifiche introdotta in Consiglio dei ministri al pacchetto di norme-antievasione contenuto nel decreto sul Pnrr. La richiesta di esonerare i piccoli è stata avanzata, viene riferito, dal capodelegazione della Lega Giancarlo Giorgetti
E ancora, contro il lavoro nero, nasce un portale nazionale del sommerso che sostituisce e integra le banche dati attraverso cui l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inps e l’Inail condividono gli accertamenti ispettivi.