Sono cinque le persone raggiunte, tra le province di Caserta, Campobasso e Vibo Valentia, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a cui è stata esecuzione nella giornata di ieri dalla compagnia di Casal di Principe. Il provvedimento, che vede i destinatari accusati a vario titolo dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e di intralcio alla giustizia con l’aggravante del metodo mafioso, scaturisce da un’articolata indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Dai rilievi degli inquirenti è emerso come da marzo 2020 gli arrestati, facendo valere una presunta appartenenza al clan dei Casalesi di uno di loro, abbiano tentato di convincere dietro la promessa di denaro la vittima di un sequestro di persona e la moglie di quest’ultimo a ritrattare le proprie dichiarazioni riguardo al rapimento, avvenuto a Casal di Principe. Per tale reato, avvenuto a scopo estorsivo e in cui ha direttamente concorso uno degli indagati odierni, era stata emessa in precedenza un’ordinanza cautelare ed è tuttora in corso il dibattimento nella Corte di Assise napoletana. Il sequestro fu commesso nel febbraio 2020: la vittima fu fatta salire a bordo di un’auto e condotta in luogo isolato di Castel Volturno. Qui, sotto la minaccia di una pistola e una corda legata al collo, le venne intimato di restituire il corrispettivo di un pregresso debito di droga.

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