Avevano messo nel loro mirino due imprenditori edile della zona, rendendoli vittime di richieste estorsive. Per questo motivo, L.F., 46 anni, e G.G., 45 anni, entrambi residenti a Casalnuovo e già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti ad un decreto di fermo di indiziato di delitto – emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli. Ad eseguire il provvedimento i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna e della Tenenza di Casalnuovo.
I due, sono accusati di tentata estorsione continuata e aggravata, utilizzando finalità e modalità mafiose. L’operazione delle forze dell’ordine è stata basata su un’attività investigativa che ha raccolto una serie di elementi indiziari a carico dei due indagati. Si riferiscono al loro presunto coinvolgimento in tentativi di estorsione ai danni di due imprenditori operanti nel settore edile all’interno del comune di Casalnuovo. Le vittime dei tentativi di estorsione hanno prontamente denunciato i fatti alle autorità, portando all’apertura delle indagini. Inoltre, l’attività investigativa ha permesso di far emergere una possibile connessione tra i recenti episodi di violenza che hanno colpito Casalnuovo, incluse tre “stese” che potrebbero essere collegate a un conflitto territoriale in corso tra clan locali per il controllo dell’area.
Durante l’esecuzione della misura, nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato un’auto blindata, tre sfollagente, due pistole sceniche senza tappo rosso, un mirino telescopico da arma lunga e un rilevatore di gps. Il materiale era nelle disponibilità del 46enne L.F. Quest’ultimo, inoltre, è stato “coinvolto” in una delle stese citate. Domenica scorsa alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in Viale dei Pini a Casalnuovo. Danneggiata una Fiat 500X parcheggiata in strada, in uso proprio all’indagato L.F. Un proiettile ha colpito anche un’altra vettura, una jeep Renegade di un 30enne del posto. Sul posto i militari accorsi, hanno repertato 9 bossoli 9×21 e un proiettile inesploso cal. 7.65
Il fermo eseguito dai Carabinieri rappresenta una misura precautelare adottata durante le indagini preliminari. È importante sottolineare che coloro che sono oggetto del provvedimento sono ancora sotto indagine e, quindi, sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.

