Preoccupante la chiusura del presidio di Polizia di Casapesenna. Territorio difficile in cui uomini e donne in divisa hanno decorosamente lavorato, infliggendo durissimi colpi al clan dei Casalesi. Il posto fisso non è solo un baluardo di sicurezza fondamentale ma anche un presidio di legalità. La sua soppressione sarebbe il segnale della resa dello Stato alla camorra. Sul punto interviene anche Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli: “Faccio appello al sottosegretario e al Ministro Lamorgese affinchè individuino una rapida e più adeguata soluzione”.
“Lo Stato vince sempre”, disse uno dei più noti camorristi mentre veniva arrestato. In un momento così tragico per la giustizia, i presidi di polizia rappresentano l’ultimo baluardo di legalità, il più prossimo ai cittadini. “Lo Stato non abbandoni Casapesenna”, così come richiesto qualche anno fa dalla Senatrice Vilma Moronese, elencando l’impegno lodevole della Polizia di Stato sul territorio interessato. Fu attivata anche una petizione. Dopo gli illustri arresti come quello di Schiavone, Iovine e Zagaria questa è al dire di molti una decisione scellerata.
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