Nella giornata di ieri, gli agenti della polizia di Stato di Caserta, coadiuvati dal commissariato di pubblica sicurezza di Acerra, ha tratto in arresto il pregiudicato A. M., classe 1993. L’uomo è accusato di aver commesso, nel solo mese di marzo, ben tre rapine aggravate. Nella serata del 30 marzo, una pattuglia della squadra volante della Questura di Caserta aveva ricevuto una segnalazione di una rapina in atto presso una profumeria di corso Trieste. Un soggetto non ben identificato aveva fatto irruzione nell’esercizio commerciale e sottratto 500 euro, minacciando la commessa con un coltello puntato all’altezza dell’addome. Rubato il denaro, l’uomo si era poi dato alla fuga.
I poliziotti, però, sono riusciti, tramite le immagini di videosorveglianza, a risalire all’identità del ladro, ossia proprio A. M., approfittando del momento in cui, nel corso del sopralluogo svolto prima di commettere il reato, l’uomo aveva finto di voler acquistare un profumo, abbassandosi la mascherina e rendendosi quindi riconoscibile. L’articolata attività investigativa condotta nei confronti del malvivente, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha inoltre consentito di attribuirgli altre due rapine, commesse ai danni di altrettanti esercizi commerciali della provincia di Caserta. Pur ricorrendo allo stesso modus operandi, stavolta A. M. era stato ripreso dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona in compagnia di una donna, E. L. e addirittura con le figlie di lei di sette e otto anni, le quali hanno assistito ai furti.
La locale Procura ha, dunque, disposto un servizio di perquisizione, effettuato ieri mattina, nell’ambito del quale l’uomo è stato trovato a casa della compagna, nel rione Sanità di Napoli. All’interno dell’abitazione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’abbigliamento che il rapinatore indossava in occasione dei suoi atti delittuosi: per questo motivo, il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo nei confronti di A. M., in seguito portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La donna, invece, ha ricevuto un deferimento in stato di libertà per gli stessi reati.

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