Nel giorno dedicato agli innamorati, la polizia scende in piazza contro la violenza di genere. L’occasione non poteva esser persa per incontrare le donne, ma anche gli uomini, e mettere a conoscenza le persone delle attività di contrasto e prevenzione.
In particolare, nella data di San Valentino, la polizia di Stato di Caserta è presente nella centralissima piazza Dante con uno stand allestito per approfondire le informazioni sulla violenza contro le donne. Presenti un’equipe costituita da personale della polizia di Stato specializzato sulla violenza di genere, oltre a psicologi del centro antiviolenza “Eva” e dell’associazione “Spazio donna”.
Se ti ricatta… non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli… non è amore. Se ti isola, umilia, offende… non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi… non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi… non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento”… non è amore”. Se ti uccide… non è amore. Sono le frasi con cui il personale presente allo stand ha sensibilizzato le numerose persone che si sono avvicinate.
È la campagna permanente “…questo non è amore”, che prevede in tutte le province italiane camper, pullman, gazebo e altri momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di polizia qualificato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza.
Un progetto contro la violenza di genere che ha consentito di contattare decine di migliaia di persone, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.
Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dell’ammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari e al carcere per i casi più gravi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione e della cultura, in cui la polizia di Stato è impegnata, non solo nel contribuire, attraverso l’informazione, al superamento di una mentalità di sopraffazione, ma anche a fare da sentinella per intercettare comportamenti violenti e intimidatori.
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