È arrivato il tanto atteso via libera del consiglio comunale di Caserta per l’avvio della parte finale del percorso amministrativo che renderà la ricostruzione dello stadio Pinto una realtà. Il progetto di rinnovamento dell’impianto sportivo sito in viale Medaglie d’Oro arriva da una proposta di Giuseppe D’Agostino, presidente della Casertana, e da Antonio Ciuffarella, imprenditore protagonista del rifacimento dello stadio Stipe di Frosinone. Il nuovo Pinto sarà, nelle idee dei due, un’opera all’avanguardia e rivoluzionaria non solo per la squadra rossoblù, ma per l’intero capoluogo: la capienza prevista sarà di circa 12mila spettatori al coperto, con una possibilità di ampliamento fino a 16mila posti. Come accade nei più moderni impianti di tutto il mondo, la struttura ospiterà anche uffici e negozi, che saranno disposti in una piazza pubblica che resterà aperta ai cittadini per tutta la settimana. Previsti anche investimenti per la realizzazione di un parcheggio interrato su più livelli, di capienza proporzionata all’impianto. Tante le novità anche per quanto riguarda le arterie di collegamento allo stadio, con la realizzazione di una strada nuova per raggiungere il Palazzetto dello sport. Non sono state dimenticate le altre discipline sportive che, attualmente, vengono praticate al Pinto: il cantiere di ricostruzione, infatti, avrà inizio solo dopo l’avvenuto trasferimento in una sede alternativa della pista di atletica e del circolo di tennis, per i quali il Comune ha già messo a disposizione un’area demaniale di 7mila metri quadrati in via Falcone.
“Una giornata importante per la città – è stato il commento del sindaco Marino, che ha ringraziato gli assessori De Michele e Pontillo, i consiglieri comunali e tutti coloro che hanno fatto sì che l’iter venisse completato in tempi rapidissimi -. Ora non ci resta che formulare un grosso in bocca al lupo al presidente D’Agostino e agli imprenditori che hanno deciso di accompagnarlo in questo ambizioso progetto. E grazie anche ai tanti tifosi rossoblù e alla loro passione. Una grande occasione di rilancio sportivo – ha concluso il primo cittadino di Caserta – ma anche sociale ed economico che si integra perfettamente con la nostra programmazione sull’impiantistica sportiva dell’intera città”. Grande soddisfazione è stata espressa anche il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, che nel corso di una diretta Facebook ha condiviso la propria gioia con tutti i tifosi: “Una bellissima notizia – ha detto -. Era nell’aria, ma è stata una grande gioia questa mattina quando si è concretizzata. Voglio ringraziare il sindaco Carlo Marino e tutti quelli che hanno votato a favore di quello che è un progetto per questa città. Sono sempre stato ottimista. La politica, poi, in questi ultimi tempi ha fatto delle cose impensabili al giorno d’oggi. Grande concretezza e rapidità. Da questo momento si può iniziare a sognare. C’eravamo prefissati questo obiettivo e abbiamo fatto un enorme passo in avanti. Nell’imminente futuro vedremo cose importanti – promette D’Agostino -. Questa vale quanto una promozione in serie A. Se è come penso io, scriveremo veramente la storia. Lo scorso agosto parlavamo di un progetto serio. Non stavamo vendendo fumo. E così è stato”.
Il presidente della Casertana ha quindi sottolineato la straordinaria portata del progetto per tutta la comunità locale: “Questa è storia per la città. Una provincia di un milione di abitanti deve aspirare a progetti come questo. Una grande struttura ha bisogno di una grande squadra, ma una grande squadra senza struttura non ha futuro. Per un casertano è un vanto avere un impianto del genere. Saremo tra le pochissime società d’Italia a potersi fregiare uno stadio di questo tipo”. D’Agostino ha quindi ringraziato i tifosi per il supporto ricevuto, precisato che la squadra continuerà a giocare al Pinto anche durante l’avanzamento dei cantieri e ribadito l’impegno per il settore giovanile della Casertana: “I giovani? I bambini della scuola calcio dovranno allenarsi in quella che sarà la nuova casa. Devono legarsi a questi colori sin da piccoli. Proprio per questo stiamo lavorando anche per una cittadella”.
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