Sembra incredibile ma una città come Caserta, con i suoi oltre 70mila abitanti ed un territorio provinciale di oltre 2600 chilometri quadrati, sta per perdere anche il calcio che conta. Dopo i fallimenti nella palla a spicchi, che hanno visto precipitare nelle serie minori la squadra di basket, una volta fiore all’occhiello della città, ora tocca al pallone classico, quello del calcio. Un territorio con quasi un milione di potenziali tifosi resta ancora una volta a bocca asciutta.
La Casertana non è infatti riuscita ad iscriversi al campionato di Serie C, perché non è stata presentata in tempo la fideiussione da 350mila euro. Al termine di una serie di giornate febbrili, il presidente Giuseppe D’Agostino non è riuscito ad ottenere dalla banca il documento da presentare in Lega Pro come garanzia. Eppure erano stati esibiti all’istituto di credito assegni circolari per 350mila euro, ma pare che i tempi tecnici per l’emissione del documento fossero troppo ristretti. A confermare la notizia è lo stesso patron del club campano, che ha affermato:“Mi sono fidato troppo di chi aveva fatto la fideiussione nella scorse stagioni. Solo pochi giorni fa mi ha fatto sapere di non poterla emettere. Non c’era tempo – conclude D’Agostino – ho fatto il possibile…”.
Le speranze restano davvero appese a un filo sottilissimo. La Casertana Calcio ha infatti inviato tutto la restante documentazione in Lega e ha fatto sapere che proporrà ricorso, affermando di aver fatto tutto il possibile per ottenere la garanzia bancaria. Le possibilità di accoglimento dell’esposto sono comunque quasi nulle e c’è la concreta possibilità che la squadra debba ripartire dalle serie inferiori e dilettantistiche.
I tifosi sono infuriati e delusi dall’ennesimo episodio negativo che vede protagonisti i falchetti casertani. Sui social messaggi dai toni sempre più accesi invitano la dirigenza a farsi da parte e invocano l’intervento delle istituzioni a difesa di un patrimonio storico-sportivo di grande valore. L’impressione però è che nulla possa essere fatto per evitare il peggio. Dal canto suo il patron D’Agostino ha riunito i suoi collaboratori ordinando a tutti di cucire le bocche anche con una nota apparsa sulla pagina Facebook della società, con la quale si annunciava il silenzio stampa fino a nuove disposizioni. Secondo il comunicato, sarà premura della proprietà informare in maniera ufficiale coloro che hanno a cuore le sorti dei colori rossoblù circa l’evolversi delle vicende relative al club. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, dichiaratosi deluso e molto sorpreso, come sindaco e ancor prima come tifoso. “Ero incredulo – afferma Marino – non sapevamo nulla di questa situazione e non ce l’aspettavamo. Noi, come Comune di Caserta abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per poter rendere lo stadio agibile prima della richiesta di iscrizione”. A questo proposito in Comune si dicono pronti alla sfida per il nuovo Stadio Pinto, un impianto sportivo importante che, nelle intenzioni, potrà fungere da attrattore per nuovi investimenti.
In ogni caso, quando la notizia sarà ratificata dall’ufficiale estromissione da parte della Lega, la palla potrebbe finire proprio nelle mani del sindaco Marino il quale dovrà affidare la squadra della città al soggetto che riterrà più affidabile. Servirà un versamento a fondo perduto da almeno 300mila euro e una squadra in grado di stravincere immediatamente.
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