I dati degli ultimi giorni, sia a livello regionale che nazionale, indicavano che la tendenza alla diminuzione di nuovi positivi al Covid si stava fermando. E che, anzi, fosse in atto una inversione. Inversione che è del tutto visibile a partire da quest’ultima settimana.
“Nell’ultima settimana registriamo un aumento di casi positivi al Covid e soprattutto un aumento dei casi positivi rispetto al numero dei tamponi. Eravamo in un trend di discesa ma è cambiata la tendenza”. Lo afferma Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl Napoli 1.
“E’ un segnale – spiega – che non ci preoccupa ma ci chiede ancora maggiore attenzione, dobbiamo continuare con i vaccini e dobbiamo soprattutto ancora per alcuni mesi, fino a quando non consolidiamo il trend in discesa della pandemia, mantenere azioni non farmacologiche a partire dalla mascherina, dal lavaggio delle mani, dal distanziamento fisico. Sono comportamenti che con il vaccino ci hanno permesso di contenere il contagio, questa è la prima condizione per far fronte a questo virus che muta e che non è ancora sconfitto. Lo dico sottolineandolo perché il virus c’è, gira, contagia e chi non è vaccinato riceve batoste sotto il profilo della salute, fino alla morte. E’ vero che la percentuale di positivi da ospedalizzazione è molto bassa ma questo non significa che non possa esserci recrudescenza. La variante, ricordiamolo, è nella natura del virus, quindi dobbiamo far fronte a eventuali varianti usando quella esperienza che abbiamo pagato a caro prezzo e che è da tenere ben presente”
Oggi, 11 marzo, i nuovi casi registrati in Campania sono 5.001. Di questi, 4.115 sono risultati positivi attraverso il test antigenico, mentre 886 a quello molecolare. 31.759 i test in totale analizzati, di cui 22.030 antigenici e 9.729 molecolari. Il rapporto positivi/tamponi è al 15,75%. Il bollettino dell’Unità di crisi segnala sei nuove vittime, di cui quattro decedute nelle ultime 24 ore e due risalenti ai giorni precedenti. Le terapie intensive occupate sono 25 (-1), mentre si interrompe il trend di discesa dei ricoveri in degenza, oggi a quota 545 (+1). È questo il dato che emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Unità di crisi regionale.