Raccapricciante scoperta al cimitero di Poggioreale di Napoli. Le persone che, in questi giorni, si sono recate a porgere fiori e recitare una preghiera davanti alle tombe dei propri defunti, hanno assistito ad una scena degna di un film horror. Lapidi cadute o divelte, con ossa ben visibili per chi vi transitava davanti. La zona del cimitero dove è avvenuto il macabro spettacolo è denominata “fondo Desiderio”. Le tombe interessate risalgono a molti decenni fa. L’incuria, il tempo, la scarsa manutenzione, sono tra le cause che vengono additate per giustificare l’orrendo degrado, ma per chi ha visto quei resti non c’è giustificazione che tenga. Grossi pezzi di marmo per terra, ossa bene in vista, alcune cadute dal loculo, fanno da cornice a uno scenario che mette i brividi.
Chi doveva intervenire per porre rimedio non lo ha fatto tempestivamente, mancando di rispetto sia nei confronti di chi passa davanti alle tombe sia nei riguardi di coloro che sono sepolti in quelle nicchie offese. Eppure non è la prima volta che il cimitero di Poggioreale sale agli onori della cronaca per eventi simili a quelli accertati di recente.
Nel novembre 2018 fu il maltempo a scoperchiare i loculi e a mettere in mostra le spoglie dei defunti. In quel caso l’area interessata era il “fondo Morra”, non molto lontano dal luogo dove sono state rinvenute in questi giorni le lapidi cadute. Il Comune di Napoli e la Napoli Servizi ebbero il loro da fare per rimuovere alberi caduti o pericolanti, riparare i danni di molte cappelle aperte dalle cattive condizioni atmosferiche e che già allora mostravano il loro macabro contenuto ai passanti che si recavano a trovare i propri cari.
A gennaio dello scorso anno, inoltre, scoppiò lo scandalo dei resti umani abbandonati nei depositi del cimitero. Cassette di legno non sigillate come da regolamento, in cui vi erano feti o organi umani in decomposizione, dalle quali fuoriusciva liquido, che emanava un odore nauseabondo. In attesa di una sepoltura, le cassette dovevano essere sigillate e identificate con targhette su cui apporre il nome e cognome. Questi casi, purtroppo, non sono rari e si spera al più presto in un intervento del Comune per una manutenzione costante di un luogo, il cimitero monumentale di Poggioreale, ricco di storia e da molti, a ragione, considerato un museo a cielo aperto.
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