Count-down per il RdC . Il reddito di cittadinanza ha i mesi contati, finirà con il 2023 e al suo posto arriverà la Garanzia per l’Inclusione per chi non può lavorare, la Garanzia per l’attivazione lavorativa per gli occupabili e la Carta di inclusione, su cui sarà erogato il nuovo sostegno.
La Garanzia per l’inclusione sarà destinata esclusivamente ai non occupabili, residenti in Italia da almeno 5 anni: ovvero ai nuclei familiari in cui c’è un minore, un over 60 o una persona disabile .Nel caso specifico, il tetto Isee da 9.360 euro passerà a 7.200 euro, i cui l’importo massimo sarà di 500 euro al mese, da moltiplicare con una serie di coefficienti( per 0,4 per ogni persona disabile o ultrasessantenne, per 0,15 se ci sono figli di età inferiore ai 3 anni, per 0,10 per gli altri figli). La quota aggiuntiva ottenuta va a sommarsi alla base dell’assegno ed è previsto un importo fino a 3.360 euro per l’affitto. Il bonus avrà durata 18 mesi per poi essere bloccato almeno per 30 giorni prima di poter ripartire.
Altra misura è la Garanzia per l’attivazione lavorativa e sarà rivolta a chi è considerato occupabile ( ovvero una persona con nessuna disabilità di età compresa tra i 18 e i 59 anni ,parliamo di nuclei familiari in cui non ci sono minori, anziani sopra i 60 anni o persone disabili). In questo caso, però, la soglia massima di Isee per accedere è ancora più bassa: 6.000 euro. In questo ultimo caso, all’interno della famiglia possono richiedere il sostegno economico al massimo due persone, l’assegno sarà di massimo 350 euro ,ma per la seconda l’importo sarà pari a 175 euro. Il periodo di copertura arriva a un massimo di 12 mesi senza rinnovo.
