Numerosi sono i reati che vengono commessi ogni giorno per trarre guadagni economici, specialmente in un territorio come quello campano. Tra questi c’è la contraffazione, ancora molto praticata nonostante i vari controlli sul commercio e sulle attività negoziali. Proprio ieri, a Somma Vesuviana, durante un servizio disposto dal comando provinciale della guardia di finanza, è stata scoperta una fabbrica abusiva dedita alla lavorazione e al confezionamento del marchio della multinazionale Adidas. I finanzieri si sono insospettiti quando non hanno notato insegne che riconoscessero l’attività e hanno dunque fatto irruzione, trovando davanti ai loro occhi una vera e propria “fabbrica del falso” dotata di ogni attrezzatura che fosse necessaria all’assemblaggio e alla lavorazione di vestiario sportivo.

Sono stati rinvenuti più di 1.000 capi di abbigliamento contraffatti e già pronti per essere immessi sul mercato, oltre a materiale idoneo al confezionamento e tutto ciò che serve alla produzione di vestiti, ovvero ben 19 macchine elettriche di ultima generazione usate per la cucitura, 6 banchi da lavoro, 625 rotoli di cotone, 760 di stoffa elastica, circa 13.000 etichette con la falsa scritta “Made in Italy” e, infine, 600 parti di stoffe tagliate e riutilizzate per far sembrare i capi di abbigliamento contraffatti più reali. I lavoratori dell’attività illecita, 4 persone di etnia cinese residenti tra Somma Vesuviana e Terzigno, assemblavano le stoffe noncuranti del rispetto delle norme igienico-sanitarie e della corretta gestione e smaltimento dei rifiuti: sono stati infatti ritrovati molti scarti di lavorazione a terra. Al termine dell’ispezione, gli uomini delle fiamme gialle hanno posto sotto sequestro il sito di produzione per contraffazione e tutto il materiale presente, di scarsa qualità, che potesse essere dannoso per la salute.

Proprio qualche giorno fa, in un capannone di Nola, erano stati sequestrati oltre 570mila articoli pericolosi, privi del marchio Ce. Ad effettuare l’operazione era stato il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, coadiuvato dal nucleo locale delle fiamme gialle. Nel corso dei controlli i finanzieri avevano scoperto utensili domestici, materiale elettrico e giochi per bambini non a norma. Tra gli oggetti ritrovati: giocattoli composti con materiale non certificato, addobbi natalizi, dispostivi elettrici e informatici, led, pannelli, ciabatte, torce, mouse e chiavette usb, oltre ai prodotti di utilizzo quotidiano, come calcolatrici, portafogli, orologi, aspirapolveri, sensori per allarme. Il titolare, un trentottenne di origini cinesi residente a Poggioreale, nella città di Napoli, era stato denunciato dalle forze dell’ordine per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. L’attività della guardia di finanza rientra nell’ambito della costante attività di prevenzione e repressione della contraffazione, a tutela del regolare svolgimento del libero mercato, delle imprese oneste e a garanzia della salute dei consumatori.
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