Continuano senza sosta i controlli dei carabinieri del gruppo forestale di Avellino volti a garantire la sicurezza e il rispetto della legalità su tutto il territorio, anche durante la stagione più calda dell’anno. Diversi i reati constatati dai militari: nello specifico, i carabinieri della stazione forestale di Avellino, durante una serie di verifiche mirate alla repressione dei reati nel settore faunistico-venatorio, hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Avellino, un uomo residente a Montemiletto dove, all’interno della propria abitazione, è stato ritrovato un volatile in una gabbia appartenente alla specie “Garullus glandarius” (Ghiandaia) che, però, non aveva alla zampa l’anello identificativo, oltre a non presentare la documentazione idonea per la legittima detenzione, essendo l’animale specie protetta appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato come fauna selvatica. I carabinieri hanno subito allertato il personale del servizio veterinario dell’Asl per le verifiche del caso. Il volatile è stato quindi sequestrato e affidato all’ospedale veterinario di Napoli per tutte le cure necessarie per poi essere liberato in natura.
A Montoro invece, i carabinieri della stazione forestale di Forino hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Avellino il titolare di un’officina meccanica del posto, perché responsabile di violazione della normativa sulla raccolta delle acque reflue industriali. L’uomo infatti esercitava l’attività illecita presso un piazzale a cielo aperto, vicino alla sua officina, senza la vasca di raccolta delle acque di prima pioggia. Infine, a Castel Baronia e Sampitella, tre persone sono state sanzionate amministrativamente per un importo totale di 900 euro perché avevano realizzato, senza prescritta autorizzazione, alcuni lavori di movimento terra in aree sottoposte a vincolo idrogeologico dai due Comuni.
Nell’ambito dei controlli volti alla repressione di reati ambientali, i carabinieri della stazione di Mercogliano, in Irpinia, assieme ai colleghi della stazione forestale di Summonte, hanno denunciato quattro giovani, residenti in zona, tra i comuni di Mercogliano e Contrada, ritenuti responsabili proprio del reato di incendio boschivo. L’attività d’indagine ha permesso di constatare che gli stessi, più o meno ventenni, qualche giorno fa avevano provocato la combustione di fogliame secco e altro materiale vegetale, posto lungo la cunetta stradale in località Capocastello di Mercogliano, causando il conseguente incendio della limitrofa area di bosco. L’incendio si era sviluppato su un’area complessiva di circa 2.000 metri quadrati ed era stato domato soltanto grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco.
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