Mentre cresce l’attesa per la comunicazione dei nuovi dati del monitoraggio della cabina di regina istituita tra Istituto superiore di Sanità e ministero della Salute, ma ovviamente anche per la decisione odierna del Governo sulle nuove zone arancioni e rosse, con la Campania osservata speciale per un possibile passaggio dall’area gialla a una di quelle che indicano un rischio epidemiologico maggiore, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris anticipa in mattinata ai microfoni di Radio24 quale potrebbe essere il taglio dell’ordinanza che, un paio di giorni fa, ha annunciato per questo stesso pomeriggio: “Sicuramente non chiudo singole strade e non chiudo tutta la città. Faremo un lavoro tutti quanti insieme per intervenire dove si formano gli assembramenti, lo faranno le persone che collaborano da sempre: forze di polizia, prefetto, sindaco e cittadini, perché il cittadino non è colpevole di tutta questa storia“. Il sindaco di Napoli, poi, si dice contrario all’utilizzo dell’esercito in strada. “Se la situazione è talmente grave che c’è bisogno dei medici dell’esercito è chiaro che concordo, ma se l’esercito è per controllare la gente che cammina per strada mi sembra una misura totalmente inappropriata“, aggiunge sempre a Radio24.
Intanto, sulla possibile collocazione di Napoli e della Campania in una fascia di rischio epidemiologico piuttosto che in un’altra, dalla Liguria arriva anche la voce di Matteo Bassetti, il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova nonché componente della task force ligure sul Covid-19. “Vedere la Campania in zona gialla stride un po’“, spiega Bassetti all’Adnkronos Salute, per poi aggiungere: “La situazione della Campania non è migliore rispetto a quella di altre regioni in zona arancione e rossa. Deciderà però il Governo se è il caso di cambiare i colori di alcune“. Già ieri, nel frattempo, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, aveva annunciato l’istituzione di possibili zone rosse locali sul territorio campano per quelle città nelle quali la situazione dei contagi s’è particolarmente aggravata: in pole position dovrebbero esserci Castellammare di Stabia, Giugliano in Campania e Aversa.