L’effetto Coronavirus continua a sconvolgere anche i calendari del calcio italiano, che vede complicarsi sempre di più il regolare svolgimento delle proprie competizioni a causa del crescente numero di partite rinviate a data da destinarsi. Stavolta tocca anche al Napoli, che si vede costretto a rinviare in extremis l’attesissima semifinale di ritorno della Coppa Italia, in programma da calendario per domani sera allo stadio San Paolo, dopo che analogo provvedimento di rinvio aveva già riguardato l’altra semifinale Juventus – Milan prevista per stasera a Torino.
In mattinata, infatti, è arrivata la decisione ufficiale del Prefetto di Napoli, Marco Valentini, che dopo aver esaminato la questione nella riunione odierna del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha disposto, ai sensi dell’articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, il rinvio di Napoli – Inter a data da destinarsi (all’andata, gli azzurri avevano espugnato San Siro per 1-0, grazie a un bellissimo gol di Fabian Ruiz). La decisione, quasi scontata dopo il rinvio dell’altra semifinale, è stata motivata con l’impossibilità di prevenire possibili forme di contagio di fronte all’affollamento di persone che sarebbe derivato dall’elevato numero di biglietti venduti (oltre 40mila) e alla difficoltà di individuare la provenienza dei tifosi presenti allo stadio, a prescindere dalla loro residenza, definendo “non sufficiente”, dunque, il semplice divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Lombardia.
Con questo rinvio (senza nessuna certezza, per il momento, sulla data dei recuperi delle due semifinali) e con lo slittamento di una settimana della prossima giornata di Serie A, in modo da recuperare in questo week-end i match di quella precedente rinviati nello scorso fine settimana, il Napoli dovrebbe tornare a giocare venerdì 13 marzo alle 18.45 allo stadio Bentegodi di Verona contro l’Hellas Verona.
Il rivoluzionato calendario della Serie A, quindi, dopo il consiglio della Lega Calcio tenutosi oggi a Roma, prevede i recuperi della ventiseiesima giornata tra sabato 7 e domenica 8 marzo, col culmine del big match Juventus-Inter alle 20.45 di domenica sera. Mentre la ventisettesima giornata dovrebbe giocarsi così: venerdì 13 marzo Hellas Verona-Napoli (ore 18.45), venerdì 13 marzo Bologna-Juventus (ore 20.45), sabato 14 marzo Spal-Cagliari (ore 15), sabato 14 marzo Genoa-Parma (ore 18), sabato 14 marzo Torino-Udinese (ore 20.45), domenica 15 marzo Lecce-Milan (ore 12.30), domenica 15 marzo Fiorentina-Brescia (ore 15), domenica 15 marzo Atalanta-Lazio (ore 15), domenica 15 marzo Inter-Sassuolo (ore 18), domenica 15 marzo Roma-Sampdoria (ore 20.45).
Come conseguenza del decreto legge licenziato nel tardo pomeriggio dal Governo, con le nuove indicazioni per provare a limitare la diffusione del contaggio da Covid-19, tutti i match si disputeranno a porte chiuse, nel vuoto di stadi privi dei colori e dei cori dei tifosi. Lo aveva anticipato già in mattinata, d’altra parte, il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, mentre lasciava Palazzo Chigi, per poi ribadirlo nel Question Time pomeridiano.
Dopo le polemiche e le divisioni dei giorni scorsi, dunque, sembra proprio che anche il calcio professionistico, cioè uno tra i principali comparti industriali del Paese, da stasera inizi a fare seriamente i conti con l’emergenza in atto.
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