È stato pubblicato nel pomeriggio, come ormai da mesi, il bollettino dell’Unità di crisi della protezione civile regionale che monitora i nuovi positivi al Coronavirus in Campania. Rispetto alla giornata di ieri, quando su 3.132 test erano stati riscontrati 116 nuovi casi di contagio, nelle ultime ventiquattr’ore altre 138 persone (proprio come l’altro ieri) sono risultate positive al virus del Covid-19 su un totale di 3.620 tamponi laringo-faringei effettuati dalle Asl campane. Di questi nuovi positivi, 41 sono casi di rientro: 23 dalla Sardegna e 18 dall’estero. È stato registrato, purtroppo, un decesso legato all’infezione respiratoria e alle sue complicazioni: il numero totale dei morti in Campania sale, quindi, a quota 442. Il numero delle nuove guarigioni è di 14. Dall’inizio della pandemia, in Campania sono stati registrati 5.976 casi di positività al Coronavirus su un totale di 390.239 tamponi eseguiti. In totale, il numero dei pazienti guariti è di 4.370 (di cui 4.365 completamente guariti e 5 clinicamente guariti: vengono considerati clinicamente guariti i pazienti divenuti asintomatici ma ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).
Tra ieri e oggi, nonostante la raccomandazione degli operatori sanitari di non affollare il pronto soccorso dell’ospedale Cotugno di Napoli, centinaia di persone, in particolare i più giovani, hanno creato lunghe file per ottenere un tampone di ritorno dalle vacanze all’estero e in Italia. Nonostante indossino tutti la mascherina, per i medici si tratta di un assembramento pericoloso, dato che la maggior parte di chi aspetta il proprio turno proviene da zone dove esistono focolai di Coronavirus. I responsabili dell’accettazione della struttura ospedaliera napoletana, dunque, hanno fatto sapere che al Cotugno si può recare chi ha i sintomi della malattia e chi ha bisogno di essere ricoverato su prescrizione del proprio medico di famiglia. Nonostante ciò, però, la psicosi ha preso il sopravvento, soprattutto tra i giovani, e sono tante le persone che, pur non presentando sintomi, si stanno recando al pronto soccorso, accettando di sostare sotto al sole in file lunghissime. Gli operatori sanitari, in ogni caso, stanno facendo il possibile per gestire l’enorme flusso, comprendendo la paura di queste persone. Sia ieri sia oggi sono stati effettuati più tamponi. Ma l’obiettivo è scoraggiare questa condotta, troppo rischiosa per tutti.
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