È stato pubblicato nel pomeriggio, come ormai da mesi, il bollettino dell’Unità di crisi della protezione civile regionale che monitora i nuovi casi di positività al Coronavirus in Campania. Rispetto alla giornata di ieri, quando su 928 test erano stati riscontrati 2 nuovi casi di contagio, oggi in Campania 8 positivi al virus del Covid-19 sono stati registrati dalle Asl campane su un totale di 2.085 tamponi laringo-faringei effettuati. Sono 2 i decessi legati all’infezione respiratoria e alle sue complicazioni: il numero totale dei morti in Campania sale, quindi, a quota 438. Continua a crescere lentamente, invece, il numero dei guariti: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati altri 4. Dall’inizio della pandemia, in Campania sono stati registrati 5.030 casi di positività al Coronavirus su un totale di 341.031 tamponi eseguiti. In totale, il numero dei pazienti guariti è pari a 4.198. Tutti hanno ricevuto il doppio tampone che ne ha confermato la negatività al virus del Covid-19, pertanto non sono attualmente ricoverati o posti in quarantena pazienti considerati asintomatici.

Intanto, dopo i Covid Hospital, anche l’affidamento ai centri privati dell’esecuzione dei tamponi per verificare la positività al Coronovirus finisce sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. Ad essere perquisito, questa volta, è l’Istituto zooprofilattico di Portici, diretto da Antonio Limone, che risulta essere indagato. Le indagini mirano a scoprire un eventuale reato di concorso in turbativa d’asta, per il coinvolgimento di alcuni laboratori privati, che eseguono i test per il Covid-19.
Da parte sua, il direttore dell’Istituto zooprofilattico Limone, attraverso i suoi legali, ha fin dall’inizio delle indagini ribadito di aver agito nella massima correttezza e trasparenza e di non essere affatto preoccupato per le verifiche della magistratura, che dimostreranno la liceità dei provvedimenti adottati. Si allarga, intanto, l’inchiesta della magistratura campana, che indaga sugli appalti per la realizzazione degli ospedali Covid sul territorio regionale, la cui gara era stata rapidamente aggiudicata a un’azienda veneta nei giorni più caldi della crisi sanitaria. Così come accaduto per il manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, nel corso dello scorso fine settimana, la Procura della Repubblica di Napoli ha disposto perquisizioni e sequestri anche per il consigliere regionale Luca Cascone e per Roberta Santaniello, ingegnere, parte dell’Unità di crisi regionale.
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