L’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19 su tutto il territorio nazionale potrebbe bloccare il Paese a causa dell’altissimo numero di persone che attualmente si trovano in quarantena. Per evitare questo rischio, la Conferenza delle Regioni ha chiesto al Comitato tecnico-scientifico (Cts) di rivedere integralmente i parametri di analisi del contagio nonché il sistema di tracciamento della pressione pandemica in atto, dato che l’altissimo numero di tamponi processati in questi giorni sta creando numerosi disagi e problemi di sovraccarico all’interno del sistema di prevenzione e monitoraggio da parte del Sistema sanitario nazionale (Snn).
Per far fronte in maniera adeguata e tempestiva a tale problematica gli esperti del Cts si sono espressi favorevolmente rispetto una revisione delle regole attualmente vigenti per far fronte a questa quarta ondata così massiccia dell’epidemia di Sars-Cov-2 la quale avrebbe colto un po’ tutti di sorpresa. Per tale ragione il Cts si è dichiarato, nel corso della riunione della cabina di regia avvenuta oggi, favorevole all’abolizione della quarantena fiduciaria per le persone vaccinate con la terza dose le quali hanno avuto contatti con pazienti positivi. Nello specifico, per le persone non vaccinate continueranno a valere le regole vigenti con una quarantena di almeno dieci giorni. Chi invece è in possesso del green pass rafforzato da almeno 120 giorni, qualora dovesse entrare in contatto con un positivo, dovrà passare un periodo di quarantena di cinque giorni, dopodiché solamente l’esito del tampone potrà sancire il prolungamento oppure la fine dell’isolamento. Chi invece è in possesso del green pass rafforzato da meno di 120 giorni oppure ha effettuato la terza dose booster del vaccino non dovrà più restare in quarantena anche qualora abbia avuto contatti con i positivi. In tal caso è necessaria una forma di autosorveglianza affinché venga monitorata con attenzione la possibile comparsa di sintomi o meno. Tuttavia, a distanza di cinque giorni dopo aver avuto contatti con una persona positiva, dovrà ugualmente effettuare il tampone di controllo e indossare mascherina modello FFP2 per ridurre il rischio di contagio.
Le nuove norme, così come comunicato da Palazzo Chigi, entreranno in vigore appena ci sarà il via libera da parte del commissario per l’emergenza epidemiologica il Generale Figliuolo dopo aver verificato le condizioni logistico-organizzative. Nel frattempo, il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi pomeriggio, sta valutando l’introduzione dell’obbligo del “super green pass” per determinate categorie di lavori, in particolare per tutti quei lavoratori impiegati nei settori della ristorazione, dei trasporti e nella fieristica. Per adesso, però, tale decisione sembrerebbe temporaneamente arenata a causa dell’ostruzionismo del ministro dello Sviluppo economico in quota Lega Giancarlo Giorgetti il quale avrebbe sottolineato come l’obbligo del “super green pass” sui luoghi di lavoro equivarrebbe a un vero e proprio obbligo vaccinale, pertanto sarebbe necessario in tal senso un obbligo di assunzione delle responsabilità da parte dello Stato qualora i vaccini dovessero arrecare conseguenze negative sulla salute dei lavoratori. Perplessità della Lega a parte, che tra cavilli e pretesti sembrerebbe quasi “lisciare il pelo” ai no-vax e al movimento di protesta contrario al green pass, tali prese di posizione non farebbero altro che rallentare i provvedimenti del Governo per fronteggiare la quarta ondata. Tale norma, infatti, è stata procastinata al prossimo Consiglio dei Ministri.
Nel frattempo il consulente del ministero della Salute per la gestione della pandemia Walter Ricciardi, sulle pagine de La Repubblica, ha invitato il Governo a non abbassare la guardia: “Va bene la riduzione della quarantena per vaccinati con tre dosi – ha affermato – ma deve esserci un’analisi molto precisa su ciò che questo significhi in termini di circolazione del virus. La velocità di riproduzione della variante Omicron – prosegue – è impressionante. Questa ondata sarà la più imponente dal punto di vista quantitativo ma per fortuna, grazie ai vaccini, non avrà lo stesso impatto di quelle precedenti dal punto di vista sanitario“. L’esperto invita infine i cittadini a farsi somministrare la terza dose del vaccino affinché si riducano al minimo i rischi per la salute di fronte alla contagiosità del virus. Secondo le previsioni degli esperti, infine, questa nuova ondata epidemica proseguirà per tutto il mese di gennaio, dopodiché, già a partire dal mese di febbraio, dovrebebro iniziare a vedersi importanti miglioramenti.