Ci sono persone che, in barba a un periodo tanto complesso quanto delicato causato dalla pandemia da Coronavirus, riescono ad approfittare, comunque, della situazione. A tal proposito, è stata scoperta una vera e propria truffa sui tamponi: questa mattina, i carabinieri dei Nas di Napoli, in collaborazione con i militari dei comandi provinciali di Napoli e Caserta, hanno infatti eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, a carico di persone e società del settore sanitario. I destinatari del provvedimento sono indiziati di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata ad attività illegali quali truffa ed esercizio abusivo della professione sanitaria legato all’irregolare esecuzione dei tamponi utilizzati per il rilevamento del Covid-19.
Il tutto è nato in seguito ai controlli eseguiti dai militari del Nas riguardanti lo screening sanitario, per accertare la regolarità sulle legittime autorizzazioni e sull’idoneità del personale impiegato. Nel corso delle indagini, però, è stato individuato un sito internet che sponsorizzava l’esecuzione non solo di tamponi ma anche di test sierologici, con la possibilità di prenotarsi online. Le indagini hanno quindi seguito tale filo, svelando così un’organizzazione composta da personale sanitario, alcuni dei quali convenzionati con il Servizio sanitario regionale e impiegati presso postazioni territoriali di emergenza, ma anche collaboratori di una società operante nel settore della commercializzazione di dispositivi medici e faccendieri vari.
Per la “buona riuscita” della frode venivano utilizzati apparecchi elettromedicali e kit strumentali che servivano, apparentemente, a processare nella stessa giornata i tamponi rino-faringei effettuati a domicilio, strumentazione risultata non idonea per il test diagnostico: non solo una truffa, ma anche un’attività pericolosa per il possibile diffondersi del virus, dunque. Durante le perquisizioni eseguite, sono stati raccolti dati a sufficienza che potessero attestare l’effettiva illiceità nella procedura di esecuzione delle analisi. Sono stati, inoltre, sequestrati gran quantità della documentazione certificativa-sanitaria, oltre 10.000 kit per tamponi di cui alcuni, per giunta, scaduti, centinaia di test rapidi, materiale informatico, apparecchiature elettromedicali utili per processare i tamponi e i test sierologici e, infine, una grossa somma di denaro.
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