In caso di contagio, la certificazione verde viene temporaneamente sospesa. Anche se la persona in questione ha completato il ciclo vaccinale. La sospensione del Green pass avviene in automatico, subito dopo che il nome del contagiato viene inserito in un apposito registro. Chi risulta positivo deve mettersi in quarantena e la app utilizzata per verificare il Green pass rileva sin da subito che il certificato non è valido. La sospensione del Green pass è un provvedimento temporaneo. La certificazione torna infatti ad essere valida con la guarigione del suo possessore, che potrà quindi tornare ad esibirla senza problemi fino alla sua scadenza. Chi proverà a violare le regole rischierà multe da 400 a 1.000 euro.
Ecco le risposte a domande frequenti del governo con le regole per uscire da isolamento e quarantena.
Quanto dura la quarantena dei positivi al Covid?
- Per chi è sempre stato asintomatico, o è asintomatico da 3 giorni, ha ricevuto il booster (terza dose) o ha completato il ciclo vaccinale (due dosi) da meno di 120 giorni, la durata dell’isolamento è di 7 giorni. Al termine deve effettuare un test antigenico o molecolare.
- Per i sintomatici l’isolamento dura 10 giorni. Al termine devono effettuare un test antigenico o molecolare.
Come si ottiene il green pass dopo la guarigione?
- Anzitutto, si deve avere un tampone antigenico o molecolare con esito negativo.
- La struttura sanitaria che effettua il tampone invia l’esito sulla piattaforma nazionale.
- Il paziente deve inviare l’esito del proprio tampone negativo al medico di base.
- Il medico di base emette il certificato di guarigione e provvede allo sblocco del green pass sulla piattaforma nazionale attraverso la funzione «annulla blocco».
- Questa procedura attiva l’invio del nuovo green pass (scaricabile attraverso la App Io).
Chi ha avuto contatti con un positivo deve fare la quarantena?
Per chi ha completato il ciclo vaccinale «primario» (due dosi, non la terza) da 120 giorni o meno, per chi ha ricevuto la terza dose (o booster) o per chi è guarito da 120 giorni o meno non deve rimanere in quarantena «si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo al Covid-19 (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto)». Insomma: chi avesse contatti con un positivo può uscire di casa, sempre con la mascherina Ffp2.
Se dovessero comparire sintomi compatibili con il Covid, è prevista subito «l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto». Nel caso in cui il test sia effettuato presso centri privati abilitati, è necessario trasmettere alla Asl il referto negativo, anche con modalità elettroniche, per determinare la cessazione del periodo di auto-sorveglianza.
- Chi ha completato il ciclo vaccinale primario (due dosi) da più di 120 giorni e ha comunque un green pass rafforzato valido, se asintomatico, deve effettuare la quarantena con una durata di 5 giorni con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al quinto giorno.
- Per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (cioè che abbiano una sola dose) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario (due dosi) da meno di 14 giorni, continua a vigere la quarantena di 10 giorni dall’ultime esposizione, con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al decimo giorno.
Chi sono i «contatti stretti» di un positivo?
- I conviventi;
- Le persone state a contatto diretto con un positivo per oltre 15 minuti, a meno di 2 metri di distanza senza protezioni in un ambiente chiuso;
- Chi ha avuto un contatto fisico diretto (come una la stretta di mano) o il passeggero di un mezzo di trasporto seduto a meno di 2 posti di distanza, così come i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo o del treno su cui è salita la persona positiva;
- Il personale sanitario senza dispositivi di protezione