Le Regioni scalpitano, sono preoccupate. Il Molise ha già posticipato, la Campania è tentata dalla chiusura per vaccinare i bambini. Ma non è intenzione del governo cedere sul prolungamento delle vacanze né tantomeno sul ritorno in Dad. Il punto sarà fatto a breve, anche se c’è chi ipotizza una decisione posticipata all’avvio delle lezioni sulla base di dati aggiornati sui contagi. Se ne parlerà domani alla riunione già convocata coi sindacati della scuola sulla legge di Bilancio.
Il presidente della Regione Campania De Luca a proposito della ripresa delle attività scolastiche dopo le festività natalizie, ha espresso il suo pensiero. “In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre – annuncia De Luca– nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola”.
Ribadisce che, “Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico“.