L’atteso provvedimento che decreta la fine dell’isolamento per chi contrae il Covid-19 è ormai alle porte, pronto per approdare al Consiglio dei ministri già nella prossima settimana. Nonostante l’allentamento delle restrizioni, la minaccia del virus non è svanita, come dimostrano le recenti riprese dei casi in diversi Paesi, incluso l’aumento dei contagi in Corea del Sud. Pertanto, il prossimo autunno vedrà la ripartenza della campagna vaccinale, senza obbligo di immunizzazione, ma con il vaccino disponibile per tutti e un forte invito a vaccinarsi, soprattutto per anziani e soggetti fragili.
La fine dell’isolamento dovrebbe essere inserita in un decreto omnibus, e una volta varato, il ministero della Salute invierà una circolare alle Regioni per organizzare le vaccinazioni autunnali contro il Covid-19. Nonostante l’assenza di un obbligo di vaccinazione, si punta a proteggere particolarmente le categorie più vulnerabili. Per questo, saranno utilizzati vaccini aggiornati, specificamente autorizzati contro la variante Xbb, attualmente più diffusa.
Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, afferma che è già in corso una condivisione di idee con le Regioni, le Società scientifiche e altre parti interessate riguardo a questa nuova fase vaccinale. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza di superare definitivamente la pandemia, sostenendo questa fase con un impulso significativo. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia, poiché il virus continua a circolare, come dimostrano anche i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indicano un aumento dei casi mensili di Covid-19 nel mondo.
Anche in Italia, si è registrato un aumento dei nuovi casi Covid e dei decessi, con un indice di trasmissibilità Rt che torna sopra la soglia epidemica di 1. I contagi nella settimana 28 luglio-3 agosto sono stati 5.732, contro i 4.129 dei sette giorni precedenti, e l’incidenza è salita da 7 a 10 casi per centomila abitanti. Cresciuti anche i decessi, passati da 25 a 41. Diminuiti invece i tamponi: 138.232 da 142.987 e il tasso di positività sale a 4,1 da 2,9. La situazione negli ospedali non presenta però criticità ed il numero dei ricoveri resta sotto la soglia di allerta. L’Oms invita comunque ad interpretare con cautela i dati. “Attualmente – avverte – i casi segnalati non rappresentano accuratamente i tassi di infezione a causa della riduzione dei test e delle segnalazioni a livello globale“.
In questa situazione, è essenziale adottare una strategia cauta e responsabile, soprattutto in vista della scoperta di nuove varianti del virus, come la EG.5, presente in Estremo oriente ed Oceania. L’invito è quindi quello di continuare a vaccinarsi, soprattutto per categorie e fasce di età più vulnerabili, in attesa dei nuovi vaccini aggiornati previsti per ottobre. Inoltre, nell’autunno, partirà anche la campagna di vaccinazione antinfluenzale, un altro importante strumento per proteggere la salute pubblica. La prudenza e la collaborazione di tutti sono fondamentali per superare definitivamente questa sfida globale.