Il governo ha approvato il nuovo decreto con il calendario degli allentamenti delle restrizioni anti Covid in vista del ritorno alla normalità. Dal 1° maggio il green pass sarà sostanzialmente archiviato. E saranno abolite anche le mascherine al chiuso. In una conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno annunciato la fine delle misure anti contagio: dal Green Pass, alle regole per la quarantena e l’obbligo vaccinale.
Si entra dunque in un’altra fase, per lasciare alle spalle tutte le restrizioni dovute alla pandemia, con due obiettivi principali: «riaprire l’economia» e «limitare la didattica a distanza». Inoltre, Draghi e Speranza hanno ribadito che lo stato di emergenza non sarà rinnovato, con il conseguente decadimento delle funzioni del Comitato tecnico scientifico e della struttura commissariale.
Le principali novità: Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro in assenza di super Green pass. Dal 1° maggio, però, il Green Pass non verrà più richiesto a nessuno. L’obbligo vaccinale, introdotto per alcune categorie professionali, scadrà invece il prossimo 15 giugno ad eccezione che per i sanitari: per loro l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid resterà in vigore fino al prossimo 31 dicembre, così come quello di esibire il Green Pass per i visitatori delle Rsa.
Dal 31 marzo, oltre a un graduale superamento del Green Pass, si andrà anche verso la fine del sistema delle zone colorate. Verranno meno anche le quarantene per i contatti Covid. Di fatto finirà in isolamento solamente chi è positivo al Covid, ma non sarà più necessario mettersi in quarantena dopo un contatto, indipendentemente dal proprio status vaccinale.
Dal prossimo 1° aprile, inoltre, tornerà ad essere del 100% la capienza negli impianti sportivi, sia all’aperto che al chiuso. Dal 30 aprile, invece, non sarà più obbligatorio indossare la mascherina al chiuso: fino a quella data, però, resteranno in vigore gli obblighi attualmente esistenti anche per quanto riguarda l’utilizzo della Ffp2.
Scuola, resta l’obbligo di mascherina fino al 30 aprile (salvo proroghe) la Dad resterà solo per gli studenti contagiati. Fino alla fine dell’anno scolastico però, alla scuola primaria e secondaria, in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di mascherine Ffp2 da parte dei docenti e degli alunni per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo al COVID-19. In caso di comparsa di sintomi (e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto) va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione. Dal 1° al 30 aprile i docenti hanno l’obbligo di esibire il green pass base (per i docenti resta l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno, pena multa di 100 euro). Restano fino al 30 aprile obbligo di mascherina e di distanza di un metro in aula, oltre al divieto di accesso con temperatura sopra 37.5°. Esteso fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base per gli studenti universitari e per «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie»