Bard, un’IA generativa sviluppata da Google, in più di 40 lingue, inclusa l’Italia. Google Bard è un chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa e sull’apprendimento automatico sviluppato da Google e creato sul modello LaMDA. È stato sviluppato come concorrente diretto di ChatGPT creato da OpenAI ed è stato pubblicato in fase beta nel marzo 2023. Il direttore del product management di Google, Jack Krawczyk, ha spiegato che Bard è stato creato per esplorare la curiosità delle persone e aiutarle a dare forma alla propria creatività. L’obiettivo di Bard è quello di combinare le conoscenze globali con i potenti modelli linguistici di Google, consentendo all’IA di attingere a informazioni aggiornate e di qualità provenienti dal web per fornire risposte.
Quando gli utenti interagiscono con Bard, Google raccoglie dati come le conversazioni, la posizione e i commenti al fine di migliorare i prodotti, i servizi e le tecnologie basate sull’IA. Per garantire la privacy degli utenti, Google ha creato un nuovo Centro per la privacy di Bard, dove gli utenti possono trovare informazioni sui controlli per la privacy e scegliere per quanto tempo i dati personali saranno archiviati nell’account Googl. All’uopo, è possibile personalizzare la durata dell’archiviazione da un minimo di 3 mesi a un massimo di 36 mesi e c’è anche l’opzione di disattivare completamente la funzione ed eliminare l’attività su Bard.
Rispetto alla versione beta, Bard è stato arricchito di nuove funzionalità, come la possibilità di ascoltare le risposte tramite altoparlante e la condivisione rapida delle risposte dell’IA e per i programmatori, è stata aggiunta la capacità di esportare il codice Python in Replit e Google Colab. Inoltre, verranno introdotte nuove funzionalità in lingua italiana, come la generazione di risposte multiple con toni e stili diversi e l’interazione dell’IA con le foto. L’obiettivo finale di Google è integrare completamente Bard con app e servizi come Gmail, Docs, Foto e Maps, consentendo agli utenti di utilizzare Bard per compiere varie azioni, come inviare email, scrivere documenti, organizzare foto e inviare viaggi. Questo culminerà nell’introduzione di un’esperienza di ricerca generativa, che utilizzerà l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di ricerca, attualmente, questa funzionalità è ancora in fase sperimentale negli Search Labs di Google. L’ingresso di Bard in Europa è stato ritardato a causa delle restrizioni sulla privacy dell’UE, a tal proposito Google ha affermato di aver affrontato la questione proattivamente consultando esperti, legislatori ed enti regolatori, compresi i garanti per la protezione dei dati, per garantire la conformità alle normative sulla privacy.