A partire da oggi, arriva in Penisola sorrentina Paesaggi in movimento, la seconda edizione della rassegna curata da Ciro Delfino con la collaborazione di Mario Laporta e Maria Savarese. In esposizione ci sono i lavori di un trittico di artisti: Donatella Spaziani, Fabio Donato e Cesare Accetta, a cura della stessa Maria Savarese. Si tratta del terzo appuntamento della manifestazione nata come vero e proprio omaggio alla fotografia e che quest’anno conserva la formula di piccolo tour di presentazioni, mostre, opere fotografiche e audiovisive o costruite sull’ibridazione dei media utilizzati, creando così un sistema territoriale regionale per la valorizzazione dei beni materiali, immateriali e paesaggistici attraverso la cultura contemporanea. In tal senso, le arti visive e fotografiche diventano strumenti indispensabili per ripensare i luoghi che hanno tradizioni e valori e che meritano nuove forme di narrazione, valorizzando il territorio e gli edifici che oggi trovano un’inedita destinazione d’uso proprio grazie alla creatività.

L’intero progetto è stato inaugurato lo scorso 26 giugno con la mostra La fotografia incontra i territori in corso a Rotondi in provincia di Avellino fino al 26 luglio con la cura di Mario Laporta, che ha raccolto giovani artiste coordinate da tutor fondando e creando un archivio fotografico dei territori attraverso la loro valorizzazione e interpretazione. Protagoniste della residenza sono Cristina Cusani, Manuela Ricci, Ilaria Sagaria, Valentina De Rosa, Claire Power e Serena Petricelli, seguite rispettivamente da Francesco Cito, Lucia Patalano, Pietro Masturzo, Gianni Fiorito, Shobha Battaglia e Angelo Turetta. La grande mostra all’aperto è il frutto del lavoro delle giornate di stage delle fotografe Cristina Cusani, Valentina De Rosa e Manuela Ricci su muri e cartelloni per affissione, assieme a videoproiezioni sulle facciate dei palazzi, realizzate con oltre duecento foto, molte anche inedite, di noti autori nazionali e internazionali.
“Con determinazione, attraversando l’emergenza mondiale che ci ha visti isolati fisicamente, ma non nello sviluppo dei pensieri e dei progetti intrapresi in precedenza, riusciamo a inaugurare – spiega Laporta – La fotografia incontra i territori, parte integrante dell’evento Paesaggi in movimento. Si tratta di un tributo alla fotografia, che viene presentata nei territori che sono stati indagati con le residenze delle autrici nei periodi pre e post Covid. Le immagini cercate, trovate e create dalle autrici, sono una prima ricognizione di un percorso che vuole far conoscere e valorizzare le meravigliose aree interne della nostra nazione e in particolare del nostro meridione. Le arti, con la fotografia come elemento principale, devono concentrarsi su questo aspetto di valorizzazione e conseguentemente di conservazione dei ricordi, degli usi e delle tradizioni dei territori per affrontare il futuro coscienti di avere alle spalle un grande passato”.

Un altro appuntamento è quello di Villa Lanzara a Sarno, nel Salernitano, sede espositiva scelta da Ciro Delfino, per la mostra di Gianluca Carbone ConTEMPOraneamente, secondo momento della rassegna visibile fino al 25 luglio. Invece, le voci dei poeti, i colori e le immagini di una figura femminile si incontrano nei Paesaggi in movimento di Donatella Spaziani, Fabio Donato e Cesare Accetta che a partire da oggi fino al 26 luglio espongono a Torre Fossa Lo Papa di Alberto Del Genio a Punta della Campanella nel comune di Massalubrense. Altoparlanti nascosti in piccole sculture come rifugi per gli uccelli, collocate tra gli ulivi disseminati nel parco, riproducono le voci di poeti contemporanei campani o legati al territorio. E proprio le voci dei poeti Giovanna Marmo, Carmen Gallo, Vittorio Zollo, Camillo De Felice, Tommaso Ottonieri, Mariano Baino, Eugenio Lucrezi e Luigi Trucillo caratterizzano il lavoro di Donatella Spaziani, che rende omaggio alla terra rendendola viva e presente attraverso l’echeggiare delle frasi nell’aria. “Gran parte dei brani presentati – sottolinea la Spaziani – sono inediti o modificati dopo la pandemia e ognuno di noi ha lavorato appositamente per questo progetto, registrando con mezzi tecnologici di emergenza, data la situazione sociale imposta: il risultato è stato un grande lavoro corale, in cui ogni singola email ci confermava che la nostra non era un’utopia; dove non arrivavo io hanno sopperito i miei compagni di viaggio. Leggero e sincero, profondo ed entusiasmante, senza compromessi, in questo progetto, ognuno di noi si e rimesso in gioco, senza artifici: la voce lo conferma”.
Fabio Donato, invece, presenta per la prima volta al pubblico, una selezione di fotografie che raccontano la cifra stilistica e culturale di Shōzō Shimamoto, in particolare l’azione che il maestro, fondatore del movimento artistico Gutai, ha realizzato nel 2008 proprio a Torre Fossa Lo Papa. Il progetto, in collaborazione con la fondazione Morra e l’associazione Shōzō Shimamoto di Napoli, prevede l’esposizione di scatti che fermano nella memoria l’attività di Shimamoto, un nuovo modo di operare mediante lanci di colore su tela avvalendosi o del proprio corpo o di strumenti singolari, come armi da fuoco, elicotteri e gru: qui l’arte diventa azione, happening, performance. Da parte sua, per Paesaggi in movimento Cesare Accetta presenta Memini, un’idea di racconto fotografico per una storia reale o immaginaria dove la torre e l’uliveto sono i luoghi, tra una figura femminile e il mare distante ma non tanto. “Tre interventi site specific, intesi come un dialogo personale – scrive nella presentazione la curatrice Maria Savarese – fra gli artisti e il territorio di Punta della Campanella, articolati fra l’esterno e l’interno della Torre Fossa lo Papa. Cesare Accetta ha realizzato un oggetto d’arte a metà fra un ideale album di ricordi e un contenitore di storie, una vera e propria mostra da portare sotto braccio, composta da una sequenza di 18 fotografie ambientate fra gli uliveti che circondano la torre. Fabio Donato, invece, ancora una volta ha compiuto un viaggio nel tempo attraverso il suo Archivio, composto da più di duecentomila immagini, il lavoro di una vita che coincide con uno spaccato di storia culturale del territorio. Infine Donatella Spaziani, la quale ha proposto un intervento itinerante cominciato 16 anni fa nell’Orto Botanico di Parma che vide il coinvolgimento di quattro poeti legati alla città di Roma, qui diventati otto, alcuni dei quali hanno interagito a loro volta con altri artisti, come nel caso di Eugenio Lucrezi e i suoni di Tonino Taiuti. Un grande lavoro corale, quindi, spontaneo e, per molti aspetti, miracoloso”.

Il prossimo appuntamento sarà sabato 18 luglio a Buonalbergo, dove saranno in mostra le altre tre fotografe residenti, Serena Petricelli, Claire Power e Ilaria Sagaria. Paesaggi in Movimento è finanziato dalla Regione Campania col supporto di Scabec Spa e col matronato della fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Il programma organizzato dal project manager Alessandra Magnacca punta alla riscoperta e a una nuova cartografia di luoghi considerati periferici o marginali da una storia e da una nomenclatura centrate spesso solo sulle metropoli e sul patrimonio costiero. La mostra è visitabile dal 12 al 25 luglio solo su appuntamento scrivendo a archividellamemoria@gmail.com.
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