Le auto risultavano tutte acquistate nella Repubblica di San Marino, dove l’IVA viene pagata in misura dell’8% e, solo grazie ad accordi fiscali con lo Stato Italiano, non è previsto alcun pagamento in Italia, contro la corresponsione del 22% di IVA per qualsiasi altro veicolo acquistato all’estero.
Il traffico è stato ricostruito dalla Polizia Stradale del Compartimento Campania-Basilicata grazie ad accertamenti incrociati sulle autovetture, con i quali si è scoperto prima la “duplicazione” e poi il sistema escogitato per truffare lo Stato. L’operazione ha portato alla denuncia a piede libero per 25 persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di truffa e falsa attestazione a pubblico ufficiale.
Attraverso alcune agenzie di pratiche automobilistiche venivano presentati documenti per una reimmatricolazione di una automobile e che sembravano essere stati contraffatti. Sono partiti quindi gli accertamenti ed è risultato che quella stessa autovettura si trovava, almeno apparentemente, ancora a San Marino. Si trattava, con tutta evidenza, di un clone. Da qui le verifiche mirate su altri veicoli che avevano passato la stessa trafila, che hanno portato all’individuazione di 27 automobili, tra le quali Suv di pregio come Porsche Macane, Audi Q2, Q3, SQ5, A3 Sportback, Range Rover Evoque e anche berline come BMW Coupè, Mercedes A180D e 200D e numerose altre vetture da decine di migliaia di euro.